Esposti contro gli autovelox fuorilegge depositati alle Procure di Bolzano, Trento e Rovereto
L'associazione Migliore Tutela in prima linea nella battaglia legale contro i dispositivi privi di omologazione
TRENTO. L'associazione dei consumatori Migliore Tutela ha depositato un esposto presso le Procure della Repubblica del Trentino Alto Adige denunciando l'illegalità degli autovelox in uso sul territorio nazionale. L'iniziativa, sostenuta dall'avvocato Emanuele Dalla Palma e dai consulenti tecnici Claudio Capozza e Giorgio Marcon, mira a sollecitare interventi contro dispositivi privi della necessaria omologazione ministeriale.
"Non essendo più disposti a subire l'immobilismo e il disarmante contrasto sorto in ambito istituzionale," dichiara l'avvocato Dalla Palma, "abbiamo deciso di predisporre e depositare un esposto dettagliato e motivato per sollecitare le Procure della Repubblica, sull'esempio di Cosenza, a voler indagare sulla sussistenza d'eventuali condotte penalmente rilevanti."
La battaglia dell'associazione, iniziata nel 2021, ha trovato conferma nella recente giurisprudenza. La Corte di Cassazione “ha riconosciuto il fondamento delle contestazioni, con l'ulteriore sentenza 10365/2025 della Cassazione Penale che ha ravvisato responsabilità in capo a un produttore di apparecchiature non omologate”.
”Il primo effetto concreto si è già manifestato nel comprensorio del Camposampierese, dove il Comandante Antonio Paolocci ha disposto la sospensione delle attività di controllo tramite sette dispositivi "fino a definitiva risoluzione della controversia giuridico-normativa in corso", iniziativa che Migliore Tutela definisce "esemplare e responsabile, che plaudiamo. Con l'esposto abbiamo chiesto il sequestro cautelativo degli autovelox presenti su territorio nazionale" spiega Dalla Palma, "in quanto dichiarati fuorilegge dalla Suprema Corte, pur consapevoli dell'effetto impattante sulla sicurezza stradale che potrà generare un simile provvedimento".
"Indipendentemente da questa situazione," aggiunge, "invitiamo pubblicamente gli utenti della strada a voler sempre e comunque perseguire una guida particolarmente prudente e responsabile per preservare l'incolumità propria e altrui".
La vicenda solleva interrogativi anche sul piano economico: "Il venir meno, nelle casse dei Comuni, dei flussi di denaro derivanti dalle sanzioni stradali sarà un gravoso problema che dovrà essere affrontato e risolto a livello istituzionale" sottolinea l'associazione.
Parallelamente, Migliore Tutela ha lanciato un sondaggio nazionale "che preserva l'assoluto anonimato dei partecipanti, volto a raccogliere un campione rappresentativo dell'opinione pubblica in tema di autovelox e sicurezza stradale".
"Ci auspichiamo" conclude l'associazione, "che i vertici istituzionali, referenti ministeriali, Sindaci e Comandanti di Polizia Locale, abbiano a prendere consapevolezza dell'oggettiva situazione di grave illegalità che si sta protraendo dal lontano 1972 ad oggi. Chiediamo, in rappresentanza dei cittadini, il ripristino della legalità gravemente violata".