Trentini in vacanza a Pasqua, nonostante i prezzi: Mar Rosso sold out
Costi esplosi, rincari tra il 15 e il 20%. Dal Nord Europa alla Namibia, da New York all’Oriente. Da una settimana all’altra differenze anche di 1000 euro. Le agenzie di viaggio: «C’è chi ha prenotato un anno fa»
TRENTO. Pochi giorni fa la Fiavet ha lanciato l'allarme, ora le agenzie di viaggio hanno confermato: i costi per una vacanza nel periodo di Pasqua sono in effetti "esplosi" sotto ogni punto di vista. Tanto nei trasporti quanto nelle strutture ricettive.
Un esempio pratico? Un volo da Milano a Brindisi a 618 euro (andata e ritorno), contro i poco più di 570 euro per New York. Ma lo scenario è ben più ampio e gli operatori non negano un rincaro complessivo tra il 15% ed il 20%. In alcuni casi, addirittura oltre. Questo pare però non abbia impedito ai trentini di organizzarsi le ferie pasquali, anche se il confronto semplicemente tra una settimana e l'altra lascia sbigottiti: il Mar Rosso per esempio, località andata letteralmente sold out per queste settimane, tocca picchi tra i 1.800 ed i duemila euro nella settimana di Pasqua, per scendere invece a circa mille euro in quella dopo.
Ampliando lo sguardo, resta caro il Sud America con una vacanza di sette o dieci giorni in Argentina passata dai poco meno di cinquemila euro dello scorso anno a seimila. Parlando di Africa invece, per un tour completo in Namibia si parte dai quattromila euro in su, mentre per il Nord Europa si parte almeno dai duemila euro.
Tuttavia, come anticipato, questo non sta arrestando la voglia di partire. Anzi, oltre ai viaggi di coppia e in famiglia stanno prendendo nuovamente piede anche le partenze in gruppo. Restano comunque i costi molto alti che, va ricordato, non dipendono dalle agenzie di viaggio. Gli operatori del settore dunque non possono fare altro se non dare qualche consiglio pratico. «Prenotare con mesi di anticipo, anche parecchi, è forse l'unico modo per avere davvero dei prezzi vantaggiosi - ha spiegato Matteo Mosna della Gitan Viaggi -. C'è chi ha prenotato quasi un anno prima e noi stessi, per alcuni viaggi organizzati, ci siamo mossi prima che arrivassero i rincari. Non si tratta solo dei voli, ma anche delle strutture ricettive. Quest'anno inoltre, visti i tanti "ponti" attorno alla Pasqua, si può arrivare a pagare anche un 20% in più, se non addirittura oltre. Basta vedere il Mar Rosso, tutto esaurito, rispetto al quale anche solo andare sette giorni dopo ha una differenza di centinaia di euro».
Posizione condivisa anche da Luciana Bolgia dell'omonima agenzia, che ha posto inoltre l'attenzione su quello che potremmo definire "costo della cultura", salito vertiginosamente in quest'ultimo periodo: «Se è vero che i voli si sono un po' ridimensionati rispetto ai costi folli degli ultimi anni, troviamo biglietti d'ingresso ai musei che costano 20 o anche 25 euro. Non è possibile spendere così tanto. Rispetto invece alle destinazioni, bene anche le Canarie e il classico Italia su Italia, ma sta crescendo l'Oriente: per esempio India, Thailandia, Vietnam e Cambogia, cioè Paesi che hanno ancora prezzi accessibili in quella che è l'economia del mondo. L'America si vende sempre in ogni periodo, da New York alle altre metropoli: solo dalla nostra agenzia partiranno una quarantina di persone nelle prossime settimane».
Notizia positiva delle ultime ore, infine, lo storico accordo tra la Fiavet e Ryanair, con quest'ultima compagnia che di fatto riapre le porte al turismo organizzato. Una bella notizia per il mondo delle agenzie di viaggio, che permetterà di ampliare l'offerta per chi vuole andare a scoprire il mondo.