Protezione civile trentina a Roma: «Emozionati, siamo parte di qualcosa di grande»
In totale sono 42, impegnati nella gestione dei flussi di pellegrini per l'omaggio alla salma in San Pietro e poi ai funerali di papa Francesco: 18 appartenenti ai Nuclei volontari alpini della Protezione civile dell'Ana, 11 dei vigili del fuoco volontari, 5 del soccorso alpino, 5 della Croce rossa e 3 per Psicologi per i popoli
TRENTO - Sono stati chiamati a intervenire nel pomeriggio di martedì e all'alba di mercoledì erano già in viaggio. Trenta gli operatori che, ieri mattina, sono partiti verso la Capitale per la gestione dei flussi di pellegrini per i funerali di Papa Francesco, raggiungendo un'altra decina di compaesani già sul posto. Prima tappa, il campo base allestito dalla Protezione civile nazionale, all'aeroporto militare di Centocelle, dove sono confluiti i 700 volontari raccolti da tutta Italia.
Di fronte a sé Chiara Marzadro, referente del gruppo Nuvola trentino, vede 12 tendoni, numero che rappresenta soltanto una parte sul totale: «Ognuna ospita circa 140 operatori, divisi per territorio - racconta - Nel pomeriggio (di ieri, ndr) abbiamo montato le nostre brandine. Facciamo parte di un'enorme macchina a livello nazionale: di un qualcosa di grande, un evento storico di grande portata. Questo è emozionante. Ci sono volontari da tutte le Regioni».
In totale i trentini sono 42, oltre a un funzionario del Servizio prevenzione rischi. Diciotto appartenenti ai Nuclei volontari alpini della Protezione civile dell'Ana, 11 dei vigili del fuoco volontari, 5 del soccorso alpino, 5 della Croce rossa italiana e 3 per Psicologi per i popoli. Il loro lavoro, che si protrarrà fino a domenica 27 aprile (se non oltre), è coordinato da Andrea Gai.
L'area coperta - secondo le direttive nazionali - sarà quella intorno a piazza Cavour, poco distante da Castel Sant'Angelo, e il colonnato del Bernini, ossia le zone della città maggiormente interessate dall'imponente afflusso di pellegrini.
«Ci divideremo a squadre di 3-4 persone - prosegue Marzadro - Il nostro compito sarà quello di supportare e aiutare i fedeli giunti per l'ultimo addio al Papa e per il Giubileo degli adolescenti».
Nel concreto: «Distribuzione di acqua, punto di riferimento se qualcuno si dovesse sentire male. Ma anche fornire indicazioni utili e prestare ascolto in un momento carico di emozione per i credenti. In queste situazioni sono frequenti attacchi di panico, svenimenti per il caldo e la calca. Saremo, a turno, nei punti nevralgici, soprattutto durante lo spostamento del feretro. Oggi (ieri, ndr) faremo il turno serale dato che la camera ardente sarà aperta fino a mezzanotte».