Il lutto

«Ciao don Mauro, sei stato un grande dono, per tutti»

I ricordi e l’affetto di Lorenzo Piffer, padre di Sara, per il parroco morto a 54 anni: aveva battezzato e dato l’addio alla giovane. Oggi i funerali

di Leonardo Pontalti

TRENTO. «Aveva fatto tanto per le nostre comunità e tutti lo abbiamo sempre ricordato con affetto. Era davvero un sacerdote che sapeva fare comunità e scaldare i cuori». Lorenzo Piffer non è un parrocchiano qualunque, che ricorda don Mauro Leonardelli. Perché proprio il sacerdote scomparso sabato a 54 anni aveva battezzato sua figlia Sara nel 2005 ed aveva dovuto celebrarne le esequie a fine gennaio.

«Ora ci proteggeranno assieme da lassù, Sara e don Mauro», prosegue Lorenzo Piffer, che proprio sabato sera ha partecipato assieme a tantissime altre persone e a tanti giovani alla messa che a Palù è stata celebrata a tre mesi dalla scomparsa di Sara e durante la quale sono stati ricordati anche Papa Francesco e don Leonardelli. «Ho tanti cari ricordi di don Mauro, come tutti qui», prosegue Lorenzo Piffer: «Era stato con noi dal 2000 al 2008. Personalmente i ricordi sono bellissimi perché aveva battezzato tutti e quattro i nostri figli, ma al di là delle vicende personali resta quello che ha sempre dato a queste comunità. Era arrivato quando ancora le unità parrocchiali stavano nascendo su impulso del vescovo Luigi Bressan ed aveva lavorato molto per far sì che quella fase fosse vissuta senza scossoni. Si era poi speso molto per rinnovare anche le canoniche delle nostre parrocchie, lavorando per ammodernarne tre. Io stesso avevo seguito i lavori per quella di Palù ed era stata un'occasione preziosa per conoscere ancora meglio don Mauro e apprezzarne le doti. Era davvero un uomo che faceva e si spendeva senza mostrare, ostentare. Come si suol dire, quando arrivava non suonava le campane, ma la sua presenza la avvertivi nelle cose che contano».

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