Radio 24, con Cruciani e Parenzo la Zanzara torna a pungere
Torna a «pungere» lunedì 31 agosto su Radio24, l’emittente di Confindustria, la Zanzara di Giuseppe Cruciani e Davide Parenzo, programma radiofonico cult, spesso al centro di polemiche e querele. Smentite dunque le voci di un passaggio di Cruciani a Radio Deejay. «Due trasmissioni radio insieme non si possono fare - dice Cruciani all’Ansa - e comunque di Radio Deejay non parlo. Siamo molto carichi, ricominciamo con convinzione, e con qualche novità, poi naturalmente, nessun matrimonio dura per sempre, la stagione è lunga, e in 11 mesi possono succedere tante cose...».
Dai loro ascoltatori Cruciani e Parenzo si erano congedati dicendo che la puntata della Zanzara avrebbe potuto essere «l’ultima a Radio 24», e invece lunedì si ricomincia. Con lo spirito di sempre: «il nostro obiettivo è fare casino, gettare scompiglio. Non facciamo la radio di Minoli o Porta a Porta».
«La nostra è una radio diversa, con ascoltatori forti, da cui è anche difficile staccarsi. Avremo varie sorprese, meno ospiti in trasmissione e più pubblico. Meno politici soprattutto, li inviteremo solo quando sarà strettamente necessario». E gli scherzi, le telefonate «trappola» che hanno fatto infuriare tanti, come la chiamata di un finto Nichi Vendola al vero Fabrizio Barca? «Gli scherzi - replica Cruciani - fanno parte della nostra trasmissione e dei programmi radio da quando la radio esiste. Combatterò fino all’ultimo in tutti i tribunali d’Italia per questo. E poi non è vero che ci hanno condannato per la telefonata a Barca», quella in cui l’esponente Pd, convinto di parlare con il leader di Sel, rivelava che dietro la candidatura, da lui rifiutata, a ministro dell’Economia del Governo Renzi c’erano le pressioni di Carlo De Benedetti: «ci siamo opposti ad un provvedimento del Garante della privacy ma la nostra opposizione è stata respinta». «In tanti altri casi abbiamo vinto».
L’editore, sottolinea Cruciani, «continua ad avere fiducia in noi, e i risultati ci sono, in un mercato non facile. Poi prima o dopo finirà, non so quando, ma finirà. Magari perché noi facciamo una grande cazzata...o magari perché un giorno mi sveglio e voglio provare un’altra esperienza, o un’altra radio». Di sicuro, Cruciani, che ha trascorso le ferie fra Formentera e Pescara, con una puntata a San Benedetto del Tronto, non considera alternative alla vita di radio: «quando sentirò che un ciclo è finito sparirò: magari vado a Formentera. Spero di avere abbastanza soldi».