A Torcegno una mostra per ricordare Dorian Gray
A Maria Luisa Mangini, in arte Dorian Gray, diva del cinema degli anni Cinquanta, è dedicata una mostra omaggio che verrà allestita dal 24 ottobre a Torcegno, in Valsugana dove l’attrice decise di ritirarsi a soli 37 anni, all’apice della sua carriera, e dove visse fino al 15 febbraio 2011, giorno in cui si tolse la vita.
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L’esposizione, nata su iniziativa del Centro culturale «La Firma» di Riva del Garda, presenterà una serie di manifesti e locandine originali dell’epoca dove l’attrice è ritratta insieme ai grandi attori del tempo. In mostra anche le riviste dove la diva è ritratta in copertina.
Ci saranno anche le fotografie, molte delle quali inedite, che ritraggono Dorian Gray per i più importanti settimanali dell’epoca, attraverso l’obiettivo di Chiara Samugheo. Alla mostra seguirà nei prossimi mesi un documentario, di Franco Delli Guanti e Ludovico Maillet, con testimonianze d’eccezione, fra cui Franca Valeri, Teddy Reno, Elio Pandolfi, Isa Barzizza, Enrico Croccolo e altri personaggi legati al cinema e alla sua storia.
Dorian Gray recitò in 32 film insieme ai più grandi attori dell’epoca. Il grande pubblico la ricorda soprattutto per il ruolo in «Totò, Peppino e la... malafemmina» (1956). Federico Fellini la chiamò a recitare nella parte di Jessy, l’amante di Amedeo Nazzari in «Le notti di Cabiria». È però soprattutto con «Il grido» di Michelangelo Antonioni - dove interpreta la benzinaia Virginia - che si impone al grande pubblico come attrice impegnata e drammatica, allontanando da sé l’immagine di bambola sensuale.
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