Festival delle Resistenze il 7 novembre a Trento
Ci saranno lo storico d'arte Tomaso Montanari , il giornalista Gianni Mura , il comico e conduttore televisivo Gene Gnocchi e lo scrittore Carmine Abate fra i protagonisti della prima edizione trentina del Festival delle Resistenze.
Un' iniziativa, prevista il 7 novembre dalle 11 alle 22 presso il Palazzo della Regione, in piazza Dante, , che nasce dalla collaborazione tra la Province di Bolzano e di Trento, i cui contorni sono stati presentati da Sara Ferrari, assessora alle politiche giovanili della Provincia di Trento e Christian Tommasini, assessore alla cultura italiana della Provincia di Bolzano.
L'evento del 7 novembre (ormai, nell'abuso modaiolo della parola «festival», anche una sola giornata fa appunto «festival») si inserisce nell'ambito dalla Piattaforma delle Resistenze Contemporanee , un progetto culturale che ha come obiettivo l'attivazione di una serie di percorsi e iniziative volte a sensibilizzare la collettività sui temi della memoria e della cittadinanza attiva. È un percorso che ha una durata di un anno e termina in un festival che da cinque anni si svolge in Alto Adige e che dal 2014 vede l'adesione anche del Trentino.
Quest'anno, per la prima volta, al festival bolzanino tenutosi il 25 aprile scorso, si affianca anche un festival a Trento: una giornata scandita da eventi, incontri, presentazioni di libri, progetti e talk aperti alla cittadinanza, per ragionare sulle tematiche come la memoria, la fiducia, le buone pratiche che generano scintille e che ci portano ad andare controcorrente affrontando con coraggio il futuro.
«La Piattaforma delle resistenze contemporanee ? ha spiegato Sara Ferrari - è un progetto a 360 gradi, capace di far attivare le persone, le associazioni, il nostro tessuto sociale. Lo fa nei modi più diversi, dando la possibilità di far esprimere ai territori i propri modi per "resistere". La Provincia di Trento ha deciso di sostenerlo per far emergere, sul territorio regionale, iniziative che permettano ai nostri cittadini di essere protagonisti dell'oggi».
Da evidenziare come l'appuntamento del 7 novembre sarà solo un assaggio di quello che saranno i due festival 2016 rispettivamente a Bolzano dal 23 al 25 aprile e a Trento dal 23 al 25 settembre.
Fitto il programma della giornata che si aprirà alle 11 con la presentazione di Ruota libera : un cortometraggio che vuole trasmettere un messaggio di fiducia, attraverso il racconto di alcune esperienze positive di riscatto sociale. A seguire la presentazione del progetto di Villa S. Ignazio : un laboratorio svoltosi nel mese di ottobre da un gruppo trasversale, per un confronto intergenerazionale sul tema della Resistenza.
Nel pomeriggio, dalle 15, spazio alla presentazione del lavoro Fino a qui tutto bene, a cura di Federico Zappini . Un progetto che viene delineato come «un viaggio interessante, parziale, sommario e certamente non esaustivo della ricchezza di storie che animano il territorio del Trentino Alto Adige, provando a renderlo unico. Un filo rosso che percorre tutta la narrazione - per capitoli - che bene si affianca al lavoro che Susanna Caldonazzi e Trento Spettacoli hanno trasformato nella performance teatrale Breaking Good News .
Si tratta di una rassegna giornalistica di narrazioni positive teatralizzato da Maura Pettorruso e Stefano Detassis, e interpretato da Annalisa Morsella e Giuliano Comin. Alle 16.30 lo scrittore Carmine Abate presenterà in prima regionale, in un incontro moderato da Alberto Faustini direttore del quotidiano Trentino- Alto Adige, il suo ultimo romanzo La felicità dell'attesa : un'epopea tra l'Italia e il mondo grande , che scava nella nostra memoria collettiva e ci racconta di uomini e donne coraggiosi che lasciarono le sponde del Mediterraneo per cercare fortuna altrove e diventare nuove scintille.
Sarà la strana coppia formata da una delle più importanti firme del giornalismo sportivo, Gianni Mura e da Gene Gnocchi ad animare, alle 18, l'incontro organizzato da Minimum Fax legato al libro di Mura Non c'è gusto o tutto ciò che devi sapere prima di scegliere un ristorante . Non si tratta solo un libro di consigli, ma un viaggio nell'Italia di ieri e di oggi attraverso l'inesauribile varietà della sua ristorazione.
Dai ristoranti stellati alle osterie di quartiere, Gianni Mura fa riflettere sulle tante scintille scattate e non e ci mette in guardia su tutto ciò che è opportuno sapere prima di scegliere dove sedersi a tavola. Non c'è gusto «è la celebrazione ostinata e non pentita del gusto imbattibile di condividere cibi e bevande con le persone che ci piacciono, di dedicare tempo e vita a ciò che aiuta a resistere e soprattutto a mantenerci umani».
A chiudere il «Festival delle Resistenze», alle 20.30, l'incontro Il patrimonio culturale e la democrazia che verrà con Tomaso Montanari, storico d'arte, editorialista di Repubblica e già autore per Minimum fax di Le pietre e il popolo , un pamphlet che è anche un manuale di resistenza capace di ricordarci che la funzione civile del patrimonio storico e artistico è uno dei principi fondanti della nostra democrazia.
Montanari si confronta in questa occasione con il giornalista Paolo Ghezzi inviato speciale della cultura per il quotidiano l'Adige, sulle sue Istruzioni per l'uso del futuro ,una sorta di piccolo alfabeto civile: ventuno voci che ci mostrano come per trasformare un Paese non bastano le nostalgie o le indignazioni ma servono responsabilità e conoscenza. Info: www.piattaformaresistenze.it