Parigi, tornano gli Eagles of Death Metal A fine mese anche 3 date italiane
«Non posso permettere che i cattivi l’abbiano vinta. Devo finire quel concerto»: a tre mesi dagli attentati tornano ad esibirsi su un palco di Parigi gli Eagles of Death Metal
«Non posso permettere che i cattivi l’abbiano vinta. Devo finire quel concerto»: a tre mesi dagli attentati tornano ad esibirsi su un palco di Parigi gli Eagles of Death Metal, la band californiana che suonava al Bataclan al momento dell’irruzione dei terroristi dell’Isis nella sera di venerdì 13 novembre. Previsto per stasera all’Olympia lo spettacolo segna il tutto esaurito. «Non posso permettere che i cattivi l’abbiano vinta. Devo finire quel concerto, per me è una grandissima responsabilità», ha detto Jesse Hugues, il leader del gruppo rock, in un’intervista trasmessa su I-Tèlè.
All’evento blindatissimo in uno dei music-hall più importanti di Parigi sono stati invitati tutti i sopravvissuti del massacro. Già nel primo pomeriggio le forze di polizia chiuderanno il quartiere dell’Olympia, tra Madeleine e Opera, controllando uno ad uno gli accessi al teatro. Nell’intervista a Laurence Ferrari, il cantante con la giacca di pelle e gli occhiali da sole spiega che ancora oggi continua a fare «incubi ad occhi aperti, ho perso i punti di riferimento, vorrei che queste sensazioni sparissero». Il frontman scampato al fuoco dei kalashnikov che quella notte trucidarono 130 innocenti rende poi omaggio ai francesi che sono stati «incredibilmente forti e determinati». E ancora: «Sono assolutamente convinto che l’amore supera il male». Dopo gli attentati gli Eagles of Death Metal interruppero il tour europeo ma il 7 dicembre tornarono ad esibirsi brevemente a Parigi ospiti d’onore dello spettacolo degli U2 all’arena di Bercy. Il giorno successivo, tra lacrime e abbracci, si raccolsero per circa un quarto d’ora davanti alle bandiere, agli omaggi, ai fiori, lasciati davanti al Bataclan.
Alcuni passanti li applaudirono. Rientrando in auto, uno di loro fece il segno della vittoria. Sabato la band ha ripreso la sua tournèe (il ‘Nos Amis Tour’) da Stoccolma, ieri sera ha suonato a Oslo. Quella di domani a Parigi, però, sarà la data più importante di tutte, con l’attesa presenza in sala di alcuni tra i sopravvissuti e dei parenti delle vittime. Intervistato in Svezia nei giorni scorsi Hugues ha rivelato che «ormai negli Usa porto sempre una pistola (...) Non sono un cowboy, ma voglio essere pronto». Il cantante non ha mai fatto mistero della sua militanza per la National Rifle Association (NRA), una lobby pro-armi Usa. «Nessuno - ha detto una volta il musicista che ora lavora a un pezzo sul dramma del 13 novembre - mi impedirà di essere ciò che sono (...) ma non lascerò pervadermi l’odio».
A Parigi, oltre al concerto dell’Olympia, gli Eagles of Death Metal andranno a trovare i sopravvissuti, quei «ragazzi feriti, completamente distrutti fisicamente».
«Se la mia presenza può aiutarli, allora sarà geniale, non c’è nulla di più importante nella mia vita». Quanto a quel tragico venerdì 13 «ho il sentimento che siamo stati scelti dalle circostanze (...) nella buona come nella cattiva sorte. Lo prendo come una responsabilità, è stato Dio ad incaricarmene», commenta il frontman degli Eodm, che si definisce un «cattolico fervente».
Il gruppo rock sarà in Italia alla fine del mese, il 27 a Roncade (Treviso), il 28 a Torino e il 29 a Ciampino (Roma).
Poi, quando riaprirà - probabilmente entro la fine dell’anno - vogliono essere i primi a tornare sul palco del Bataclan.