Film festival, Genziana d'oro a «La Montagne Magique»
La Genziana d’oro per l’alpinismo è andata al film «K2-Touching the sky» di Eliza Kubarska (Polonia-Germania-Regno Unito)
«La Montagne Magique» della regista rumena Anca Damian è il film vincitore del Trento Film Festival 2016. Alla pellicola, una coproduzione Francia - Polonia - Romania, è andata la «Genziana d’oro Gran premio Città di Trento».
La Genziana d’oro per l’alpinismo è andata al film «K2-Touching the sky» di Eliza Kubarska (Polonia-Germania-Regno Unito). Il premio «Genziana d’oro di esplorazione o avventura a «The great alone» di Greg Kohs (Stati Uniti).
La «Genziana d’argento» per il miglior contributo tecnico artistico al film «Behemoth» (Cina, Francia) di Zhao Liang. Come miglior cortometraggio il premo è andato a «Last base» di Aslak Danboit (Norvegia). «La montagne magique» propone la biografia del franco-polacco Adam Jack Winkler, fotografo, alpinista, militante anticomunista che si è autodefinito «una sorta di Don Chisciotte del XX secolo, una sorta di antico cavaliere».
La sua esistenza è stata una lunga cavalcata: fugge a Parigi dalla Polonia dopo la fine della IIª guerra mondiale, diviene cittadino francese, lavora come disegnatore divulgatore, frequenta la montagna e trova se stesso nel rischio e nelle fatiche dell’arrampicare e dello scalare, sceglie di essere in prima fila in molti momenti cruciali della storia del dopoguerra (dal Vietnam alla Cecoslovacchia che cerca la propria «primavera» fino al maggio parigino del ‘68).
Con testardaggine supera mille difficoltà per raggiungere le truppe di Massoud impegnate contro gli occupanti sovietici dell’Afghanistan e poi contro i talebani. Ammalato torna in Francia dalla figlia poco prima del ritiro dei russi. Una biografia in prima persona che si sviluppa come un ricordare soggettivo, talvolta ricco di particolari dettagliati, talvolta svelto nel superare sinteticamente eventi generali di rilevanza storica, dove la montagna è un riferimento essenziale nei momenti di difficoltà.
L’aspetto straordinario del film è la costruzione narrativa costruita con disegni, pitture, foto, parole, stampe, filmati fusi in un flusso unitario. [Gianluigi Bozza]