È uscito il primo album di Riccardo Zanetti. Si intitola «MeTe». «È un fermo immagine» del mio percorso»

Ha le forme del pop rock il primo cd del cantautore di Riva del Garda. «MeTe», realizzato con il supporto di Ferdinando Corazzin, è il punto d’approdo di un musicista, classe 1974, che proviene da studi di musica classica ma che si è dedicato anche al jazz e ha frequentato a Milano la scuola «Audiomedia» di Tullio De Piscopo. «Desideravo realizzare un album in grado di rappresentare un “fermo immagine” del mio percorso musicale, ma che potesse essere anche intimo e personale.

Nonostante la mia formazione classica, ho sviluppato una forte passione per la musica leggera, divertendomi a musicare e scrivere canzoni. Negli anni mi sono esibito non solo come cantante e pianista pop, ma anche spaziando in altri generi musicali quali gospel, cabaret, classica, elettronica, musica da film. Credo si percepiscano in alcuni degli arrangiamenti inseriti in “MeTe”. Per quanto riguarda le mie esperienze di vita, si ritrovano riferimenti agli aspetti che mi hanno in qualche modo segnato fino ad oggi: la famiglia, l’amicizia, la nascita, il dolore del lutto, l’amore».

Un disco pop ma ricco di contaminazioni appunto. Tecnicamente è costruito molto al computer, con l’ausilio quindi di loop e groove di vario genere, anche se, attraverso l’uso di diversi strumenti software virtuali, ho suonato molte parti live. Fondamentale è stata la collaborazione con Corazzin. «Nel 2015 un nostro amico comune, il musicista Roberto Feliciano, mi ha presentato Ferdinando, e da allora è nata una bella collaborazione musicale tra tutti e tre. Ferdinando è stato prezioso, determinante, perché mi ha motivato e tenuto ancorato al progetto, dandomi dei tempi da rispettare e riuscendo quindi a convogliare la mia creatività in concretezza. Credo che l’album senza il suo supporto, sarebbe ancora in lavorazione».