Casadei, non solo liscio Si balla con ritmo ska
Il suo ultimo disco «Sono romagnolo», al di la del titolo, va ben oltre gli stilemi classici del liscio, che è un marchio di fabbrica della sua famiglia, per guardare verso lo ska reggae con il solito obiettivo di far divertire e ballare. Lui è Mirko Casadei il protagonista con la sua Orchestra dell’inedito appuntamento targato «La notte del liscio» in programma domani sera, alle 21, al teatro di Sanabòpolis.
L’Orchestra che ha fatto cantare e ballare almeno quattro generazioni di italiani, si presenterà a Trento nella sua veste rinnovata nell’organico, per proporre al pubblico le canzoni della tradizione romagnola arrangiate in maniera ritmica e divertente. Pronipote di Secondo Casadei (autore di Romagna mia e fondatore dell’Orchestra nel 1928) e figlio del «re del liscio» Raoul Casadei, Mirko respira musica fin dalla nascita.
Da quando il padre, nel 1980, ha lasciato il palcoscenico e nel nuovo millennio gli ha passato il testimone, Mirko ha portato la musica firmata Casadei ben oltre i confini nazionali: in Europa, ma anche in Australia, Stati Uniti, Brasile e Argentina.
«Sono romagnolo» è il titolo del nuovo disco di Mirko Casadei che nasce dall’orgoglio di appartenere alla terra di Romagna e contiene dodici canzoni della tradizione arrangiate con ritmi in levare. Si tratta di brani diventati classici nella tradizione dei Casadei come Romagna e Sangiovese, Il Passatore, Romagna Capitale, La mia gente e All’Osteria. Non mancano le canzoni dialettali: Sturneli ad Rumagna, Un bes in bicicleta, Appassiuneda e una versione ritmica di Romagna Mia.
Nel disco anche la canzone eseguita insieme a Goran Bregovic «Ok Riviera», dal primo cd di Mirko Casadei e il nuovo singolo «Ad chi sit e fiöl?» con la featuring di Khorakhanè. «Un titolo – racconta Mirko sul brano - che in dialetto romagnolo significa “tu di chi sei il figlio?” ed è un modo di dire dei nostri nonni romagnoli per identificare il casato o la provenienza di una persona. La canzone è un abbraccio ai popoli che attraversano il mare per arrivare sulle nostre coste italiane, donne, bambini, uomini, figli della guerra, dell’odio, della miseria, che si avventurano disperati, lottando contro il loro destino, aggrappati a un sogno e a una speranza alla ricerca di un mondo nuovo».
La serata di domani prevede anche come open act e post concerto un dj set.