Il concerto: Rebel Rootz oggi al Muse E venerdì si chiude il tour a Gardolo
Per i Rebel Rootz quelle di stasera (ore 21) ai giardini del Muse per la «Giornata dell’Autonomia 2017» e di venerdì per «Tut’Gardolo N’Festa» gli ultimi due live estivi dei Rebel Rootz. La reggae band di Trento formata da Massimo Fontanari, Francesco Dallago, Carlo Villotti, Pietro Toniolli, Michele Tasin e Loris Dallago, si concentrerà infatti nei prossimi mesi sul suo nuovo album Intanto, come ci raccontà proprio Massimo Fontanari in questa intervista per i Rebel va in archivio un periodo davvero magico.
Massimo, che estate stanno vivendo i Rebel Rootz?
«Direi l’estate più bella dei nostri primi sette anni: abbiamo fatto moltissimi concerti e avuto grandi soddisfazioni. Posso dire che la felicità all’interno della band è altissima e la voglia di andare avanti cresce giorno dopo giorno. Abbiamo suonato in moltissimi festival italiani e condiviso il palco con artisti o come Dub fx, Bandabardò, Jamaram , e Punkreas e in tutte le occasioni i riscontri positivi sono stati altissimi. Per noi questo è puro ossigeno che alimenta il nostro fuoco».
Siete il gruppo trentino che fa più pubblico, insomma una garanza per chi organizza: che effetto vi fa?
«Non può che far piacere,ci riteniamo molto fortunati ad avere un pubblico cosi grande e bello, diciamo che grazie a loro dormiamo notti tranquille: mi piace il termine “bello” perchè il nostro pubblico è veramente bello, ci regala sorrisi ogni sera, canta con noi le canzoni, balla con un’energia indescrivibile, non finiremo mai di ringraziarlo. In Trentino la musica reggae cresce ,sempre più gente la conosce, l’ascolta e la balla, questo ci rende felicissimi. Una cosa che ci preoccupa però è che ,non solo in Trentino, ma il generale i giovani di oggi suonano sempre meno, i ragazzi non si trovano più nelle sale prove e sempre più raramente imparano a suonare uno strumento. Ricordo che a 15 anni il mio unico pensiero era andare all’Area a suonare insieme ad atra gente, ora gli interessi sono cambiati. Speriamo sia solo un momento».
Vi siete chiesti qual è il vostro segreto?
«Niente segretti - sorride Max- so solo che siamo un gruppo di amici che condivide tantissimi palchi e chilometri ma soprattutto condivide un senso di amicizia reciproco enorme, ormai siamo diventati una famiglia, e come una vera famiglia ci sono momenti belli quindi facili ma anche negativi ,che sono quelli che ti formano, ti fanno crescere e ti rendono forte. Quando all’interno di una band si crea questa magia il fare musica risulta più facile e divertente. Poi sicuramente questo elemento viene condito con un sacco di prove,viviamo in sala prove, amiamo suonare e quindi lo facciamo tantissimo».
Veniamo al live al Muse. Che effetto vi fa suonare in questa location per un’occasione cosi particolare come quella legata all’Autonomia?
«Pochi giorni fa è arrivata la chiamata e ci siamo sentiti subito onorati di partecipare ad una festa cosi importante per la nostra città, non parliamo poi della location incredibile. Abbiamo la fortuna di avere un posto cosi, speriamo venga sfruttato al massimo per eventi di questo tipo».
Il vostro tour si chiuderà a Gardolo.
«Per noi sarà l’ultima data di un’estate magica quindi bogliamo sia una grande festa: Gardolo per noi è “casa” quindi sarà una serata speciale con sorprese sia musicali e pirotecniche. Abbiamo invitato anche i Joy holler, una giovane band dalle enormi potenzialità».
Poi immagino vi chiuderete in studio a dare ultimi ritocchi al nuovo album.
«I live finiscono ma per noi parte un periodo full. Stiamo lavorando al disco che uscirà a gennaio: siamo impegnati al “Blue noise” sotto l’ala protettrice del maestro Fabio De Pretis. Il cd sarà composto da 12 brani originali e l’attitudine sarà quella reggae ma non solo, come sempre ci piace sperimentare altri mondi sonori».
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