Ritorna l'Home Festival Treviso come Glastonbury
Centinaia di show, un migliaio di musicisti coinvolti, nomi di punta della musica internazionale ma anche artisti da scoprire, oltre allo sguardo fisso ai grandi festival musicali internazionali. Sono questi alcuni degli ingredienti che hanno permesso all’Home Festival di Treviso, in calendario dal 29 agosto al 2 settembre, di crescere negli anni e presentarsi all’appuntamento della nona edizione con la consapevolezza di essere diventato uno degli eventi di riferimento per la stagione musicale estiva italiana.
«La nostra è una “casa” che sta crescendo mattone su mattone - ha detto Amedeo Lombardi, ideatore del festival - dopo essere nata come festa legata semplicemente ad un locale di musica dal vivo. Negli anni ho girato per i festival fuori dall’Italia e mi sono sempre chiesto perchè quello che fanno loro non potevamo farlo noi, a Treviso, guardando a Glastonbury, Tomorrowland e altri festival che per noi sono punto di riferimento».
Detto e fatto, l’Home Festival è cresciuto anno dopo anno e propone una proposta musicale a tutto tondo. «La cosa più importante per noi - ha detto Lombardi - è l’esperienza generale che il pubblico fa al festival, ancora più di quello che succede sul palco». E infatti, mentre sotto i riflettori dei diversi palchi si esibiranno, tra i tantissimi, The Prodigy, Incubus, Eric Prydz, Afrojack e Caparezza, WhiteLies, Cosmo, Motta, oltre a qualche altro nome di peso che sarà annunciato più avanti, il villaggio (con tanto di camping e “glamping”, il camping versione lusso) dell’Home Festival vivrà tutto il giorno di iniziative varie, molte delle quali legate al territorio ospitante.
Il pubblico ripartirà con treni speciali e mangerà utilizzando per i pagamenti gli ormai famosi token (tagliandi da acquistare per evitare il giro di contanti), che però saranno rimborsabili se non utilizzati. Gli artisti si potranno incontrare anche al Red Bull Music Studio, ovvero lo studio di registrazione vero e proprio che quest’anno sarà presente all’Home per la seconda volta.
Un villaggio dell’intrattenimento a tutto tondo, quindi, come da esempio dei festival europei più famosi. «Creare il nostro festival non è solo una questione di numeri - ha detto sempre Lombardi - che sono fondamentali ma non i soli parametri di misura. Il nostro obiettivo è mettere in contatto persone che possano vivere esperienze anche diverse ma nella stessa casa».