Samantha, l'apprendista astronauta
In uscita il «diario» di Cristoforetti edito dalla Nave di Teseo
Siamo una stella cadente...» Trova afflati poetici Samantha Cristoforetti nel suo Diario di un’apprendista astronauta, un libro in uscita giovedì per la Nave di Teseo, casa editrice ancora giovane, ma di grande solidità culturale. Il libro esce nella collana «Le Polene» (pagine 544 pagine, 22 euro) e sarà presentato sabato a Roma e domenica a Brescia.
Il suo è un diario non soltanto della sua avventura spaziale, ma anche degli anni precedenti, dell’approdo a una vera avventura, con gli anni di liceo a Bolzano e Trento e l’Università all’estero, per finire all’Accademia di Pozzuoli.
Scrive in questo «Diario»: «Siamo una stella cadente: se fosse notte, qualcuno, forse, ci vedrebbe ed esprimerebbe un desiderio». È il primo vero memoir di AstroSamantha: racconta la storia dei 200 giorni nello spazio e degli anni che ci sono voluti per arrivare sin lì. Nel libro ci sono illustrazioni originali, realizzati dall’autrice con Jessica Lagatta.
Come detto, il libro sarà presentato sabato a Roma, alla libreria Nuova Europa, I Granai, alle ore 12 e domenica a Brescia al Festival Librixia, alle ore 15.
«Quando i motori del razzo si sono accesi, si è realizzato il grande sogno della mia vita», ha scritto. In queste pagine ci racconta l’intensa vita di bordo con gli occhi meravigliati di chi diviene, giorno dopo giorno, un essere umano spaziale: dalla scienza alla riparazione della toilette, dall’arrivo di astronavi cargo alle passeggiate nello spazio dei colleghi, dagli allarmi alla routine, dai grandi avvenimenti alle piccole scoperte, dai rituali al taglio dei capelli. Ma il viaggio per arrivare fin lassù è stato lungo. Anni di dedizione assoluta nati dal suo sogno di bambina, anni passati con le valigie in mano fra tre continenti, tra circostanze fortuite e altre ostinatamente cercate, tra incontri, lingue e culture, natura e tecnologia, fatiche e attese, gioie e delusioni: tutto per imparare a essere un’astronauta e scoprire poi la bellezza del firmamento e ora raccontarne a tutti lo stupore provato.