Il sound dei Nu Guinea, fra Napoli e Berlino, oggi a Sanbàpolis
Una formazione capace d'intrecciare il patrimonio la canzone tradizionale napoletana col funk-soul anni '70/'80 (quella dei Napoli Centrale, del primissimo Pino Daniele) e piccole, accurate striature di elettronica contemporanea. Loro sono i Nu Guinea il duo napoletano, la cui popolarità è esplosa quest'anno grazie all'album "Nuova Napoli" , protagonista del concerto di stasera, venerdì 7 dicembre alle 21, al Teatro Sanbàpolis di Trento che fa da chiusa alla prima parte della stagione di Jazz' About organizzata dal Centro S.Chiara . Dietro la sigla u Guinea ci sono Massimo Di Lena e Lucio Aquilina considerati come due autentici scienziati del suono, dopo gli esordi in chiave minimal techno, hanno impresso un cambiamento radicale alla propria carriera cercando sempre e solo qualità, senza compromessi, e misurandosi con grandi sfide artistiche come quella di costruire un intero album su tracce percussive di un mito della musica rock come Tony Allen. Il duo Nu Guinea, formatosi a Napoli e ora di stanza a Berlino, crea sonorità influenzate dall'idea di un luogo esotico, forse immaginario,frutto di una costante ricerca musicale nel passato.
La chiave è la contaminazione fra generi musicali nata dall'incontro fra differenti culture e popolazioni. Il progetto nasce dall'idea di jam sessions, fusioni fra sintetizzatori elettronici e strumenti tradizionali, caratterizzato da un suono che non mira alla perfezione, ma alla "genuinità" e che può essere inteso come una forma in costante mutamento. Il loro nuovo cd "Nuova Napoli" rappresenta un focus speciale sulla loro città con i due musicisti che guardano Napoli da lontano ricostruendo la sua energia dal loro studio di Berlino, calibrando i synth sul meridiano del Vesuvio. In questo disco i Nu Guinea si lasciano ispirare dalla musica disco, jazz-funk e fusion partenopea, unendo tali influenze al caratteristico suono che li contraddistingue da sempre come si potrà comprendere nel live a Sanbàpolis.