L' Harlem Gospel Choir stasera con lo show di Natale a Trento
Con la trascinante e contagiosa energia della loro performance tre anni fa i coristi dell'Harlem Gospel Choir avevano conquistato il pubblico dell'Auditorium S. Chiara. Questa sera, venerdì 7 dicembre, una delle più note formazioni internazionali di musica gospel, ritorna ad esibirsi a Trento, nella stesso teatro, con uno nuovo show, legato alla dimensione del Natale, organizzato da Fiabamusic (inizio ore 21, biglietti ancora disponibili). L'Harlem Gospel Choir, con oltre trent'anni di musica alle spalle, ha cantato anche per Nelson Mandela, per i due presidenti degli Stati Uniti Carter e Obama ma anche per Papa Giovanni Paolo II e Papa Benedetto XVI senza dimenticare le collaborazioni con big del rock e del pop. Fra questi anche Bono, la voce degli U2, Keith Richards dei Rolling Stones, Diana Ross, Ben Harper e Pharrell Williams. Credenziali di tutto rilievo dunque per questa corale fondata nel 1986 da Allen Bailey in occasione delle celebrazioni in onore di Martin Luther King e composta dalle più raffinate voci e dai migliori musicisti delle chiese nere di New York. Una formazione che vuole trasmettere nei suoi show un messaggio di fratellanza, pace e armonia fra persone di nazioni e culture differenti. Nell'intervista rilasciata tre anni fa al nostro giornale Anna Bailey, consorte del fondatore dell'Harlem e attuale manager della corale americana, aveva delineato in questi termini la passione per il gospel che anima questa formazione: "La parola gospel anche oggi significa buona notizia e, pertanto, la musica gospel ha lo stesso significato che ha sempre avuto legandosi alla buona novella di Gesù Cristo.
Non tutti i canti gospel fanno riferimento a Gesù, ma tutti i canti gospel contengono un messaggio positivo e hanno la capacità di portare speranza e gioia in chi li ascolta. Tutti ne avrebbero bisogno, ogni giorno ed a qualsiasi età". Quella proposta dall'Harlem Gospel Choir è quella parte di musica gospel che affonda le sue radici belle chiese nere di Harlem e nell'area di New York: "Tutti i coristi dell' Harlem - ci aveva raccontato la Bailey - cantano in chiesa la domenica e il nostro è un gospel contemporaneo, una musica felice e gioiosa, lontana quindi da ogni sofferenza. Dal momento che i cantanti sono cristiani praticanti questo spirito non è difficile da trasmettere sul palco. Di solito il pubblico viene coinvolto nel profondo dalla nostra musica e questa carica positiva aggiunge tanto entusiasmo allo spettacolo".