Arbore torna in televisione con «Guarda stupisci»
Il titolo è tratto dal ritornello di una delle canzoni più famose, ed elegantemente piene di doppi sensi, della musicalità napoletana, «Agata». «Guarda... stupisci» si chiama infatti il programma che riporta in televisione Renzo Arbore, 81 anni, il 12 e 19 dicembre su Raidue.
«Arbore è il dna di Rai2, è il suo canone artistico e questo programma è l’esempio di cosa deve essere la buona tv - ha detto il direttore della rete Carlo Freccero, presentando le due serate a Milano insieme al suo predecessore Andrea Fabiano sotto la cui gestione è nata l’idea del programma - Gli ho già chiesto di rendere un omaggio dissacrante anche a Gianni Boncompagni, mio carissimo amico».
Il sottotitolo «Modesta e scombiccherata lezione sulla canzone umoristica napoletana» delinea la natura dello spettacolo che, come era già accaduto per «Indietro tutta 30 e lode» si ispira ad un’aula universitaria, intitolata a Totò. In una scenografia ricca di dettagli che ricordano il capoluogo campano, con rulli in movimento che richiamano il mare, colonne, limoni, una nicchia in foglie d’oro con la statua di San Gennaro Arbore dà lezioni ai giovani sulla musica napoletana con vari ospiti.
Accanto a lui Nino Frassica che canta anche la sigla a cui si ispira il titolo Agata. «Mi piace pensare di essere il terzo Nino a farlo - ha scherzato - dopo Taranto e Ferrer».
Realizzato nel centro di produzione Rai di Napoli, il programma, per la regia di Luca Nannini, rientra nella mission che si riproposto Arbore da anni: l’educational show per insegnare divertendo. «Credo che il compito di quelli della mia età sia raccontare ai millenials cose che non hanno potuto vedere ed è un compito che il rap non può fare - ha detto Arbore - Si sono persi una stagione meravigliosa ed è giusto che la conoscano per poi andare avanti».
Per il pubblico sono state svolte vere e proprie selezioni tra i giovani che frequentano scuole di spettacolo o aspiranti artisti. Perché, come già accadeva per «Quelli della notte» e «Indietro tutta», due dei grandi successi televisivi di Arbore, gli spettatori in sala diventano anche protagonisti. Accanto a Arbore e Frassica, Andrea Delogu e con loro gli ospiti che si alterneranno, da Gigi Proietti a Lino Banfi, fino a Marisa Laurito, Teo Teocoli, Tullio de Piscopo.
Arbore spiegherà i meccanismi comici (doppio senso, sceneggiata, tic,imitazione, macchietta) della canzone napoletana, «che poi sono sempre gli stessi a cui hanno approdato artisti come Jannacci o Elio. Io ho avuto la fortuna di vivere la Napoli bella, quella di quando non c’era ancora la camorra ma forse solo il contrabbando - ha aggiunto l’artista che è di origini pugliesi - E nel programma c’e’ proprio quella Napoli, quella che si aspettano fino a Bergamo, la città del sole, della musica, delle ceramiche, delle cartoline, giro spesso per la città e la trovo piena di turisti arrivati dal Nord, gente entusiasta che se la sta godendo la città, finalmente come se l’aspettava».