Da domani nel rione San Martino Trento celebra la parola con il Festival Poè
Appena festeggiati con successo dieci anni di vita, “Il Fiume che non c’è 2019” dà il benvenuto alla prima edizione di “Poè”, neonato Festival della parola organizzato dalla libreria Due Punti insieme a Bookique Trento, Trento Poetry Slam e Sidewalk Trento che si svolgerà domani, 24 maggio, nel quartiere di San Martino, con inizio affidato a “Scripta-performance poetica” e a “Poetry in a Bottle” alle 17.30, alla Bookique.
Tra poesia e letteratura e la presenza del Gruppo Emergency Trento e di Mediterranea-Saving humans, il programma prevede alle 18 la presentazione di “Almanacco 2019. Legami” (Quodlibet) nella piccola libreria-laboratorio indipendente aperta da Federico Zappini ed Elisa Vettori al numero 78 di via San Martino a settembre 2018, dopo essersi conosciuti al co-working di Impact Hub, lui esperto di progettazione sociale, lei fotografa. «Un anno fa la libreria esisteva solo come idea - racconta Federico - ma con ben chiaro il desiderio di essere un luogo di confronto, di cooperazione e co-progettazione sociale, coinvolgendo residenti e associazioni per valorizzare le potenzialità di un contesto che ha un’identità precisa e una forte vitalità». Due Punti è attività commerciale ma la libreria - circa 3000 titoli - è uno spazio di aggregazione culturale che esprime un “commercio di prossimità”, coerente al porsi quale animatrice di comunità: tra frequenti incontri con l’autore, e appuntamenti mensili - laboratori fotografici, rassegne musicali e cinematografiche, gruppi di lettura e cene collettive -, filo conduttore delle iniziative proposte è appunto il “fare insieme”, e peculiare tratto distintivo dei librai è il coinvolgersi in percorsi miranti a rendere gli abitanti del quartiere protagonisti attivi, insieme all’amministrazione comunale, nel ripensare il modo di abitare il luogo in cui vivono.
La nuova strada pedonalizzata inaugurata a dicembre è in effetti simbolo materiale di apertura e invito ad un uso nuovo dello spazio pubblico.
«Siamo una galleria, uno spazio di transito attraversabile - aggiunge Elisa con lo sguardo rivolto allastruttura in legno che “pende” dal soffitto, asimmetrica ma dinamica, ideata da Analogo, studio di architetti di Rovereto - che non vuole chiudersi nei suoi 70 metri quadri, ma uscire e contaminarsi nel confronto reale con le persone». «La vita di comunità ha bisogno dello stare insieme e dell’ascolto che permette il progettare condiviso» commenta Federico. «Partecipiamo insieme ad altre realtà al patto di collaborazione con il Comune ideato dall’Associazione scuola materna Tambosi per animare il giardino storico di San Marco, restituendolo alla fruizione collettiva - raccontano i librai - e alla proposta dell’Associazione Acropoli che coinvolgerà la cittadinanza e vari professionisti nella progettazione di forme di arredo urbano per la nuova via pedonale, esempio virtuoso di rigenerazione di beni comuni che si concluderà a metà settembre».
Intanto sabato 25 maggio la libreria sarà chiusa perché a partire dalle 15 si trasferirà al parco San Marco per “L’erba (del) vicino”, ciclo di eventi per riscoprire i parchi urbani, l’ultimo sabato di ogni mese, per tutta l’estate, a cura dell’associazione Lab.Arca, a cui ha aderito insieme a Studio d’Arte Andromeda e Centro Cultura Fotografica Trento. Sabato 8 giugno alle 10.30 torna invece la Scuola degli Spiazzi con il terzo ospite-docente Flaviano Zandonai, formatore e consulente nel settore nonprofit e dell’impresa sociale, mentre il 6 e 7 luglio Federico ed Elisa inaugurano la stagione estiva a Il Masetto di Terragnolo partecipando alla rassegna “Librerie in viaggio” insieme ad altre 10 librerie indipendenti provenienti da cinque regioni italiane.