Quando c'era la Michelin: si inaugura oggi alla Buc di Trento la mostra di Filippini e Salomon
«Si è tornati a parlare di Michelin nei giorni scorsi - scriveva il compianto Franco Filippini lo scorso ottobre - merito dell‘artista Anna Scalfi Eghenter e dei suoi tulipani (progetto «Fiori dalla fabbrica» - Trento, Michelin 1927-1999) che, disposti sul prato a formare una grande “M“, andranno a poeticamente ricordare che “ove c‘era la Michelin ora scintilla il Muse”. I tulipani prima o poi appassiscono e con i loro colori svanirà di nuovo il ricordo della fabbrica. (...) I pannelli realizzati per la mostra del 2013 ci sono ancora tutti e potrebbero essere già oggi prelevati e offerti alla visione. Ma dove? Possibilmente là dove c’era la Michelin e ora scintilla il Muse. I tulipani con la loro poetica bellezza potrebbero suggerire dove si può, oggi trovare un luogo nel quale allestire una mostra permanente che ricordi la grande fabbrica e, soprattutto, non faccia dimenticare le donne, le tante donne e gli uomini che vi hanno lavorato».
“Filippo”, che fu giornalista per tanti anni dell’Adige, se ne è andato, improvvisamente e inaspettatamente, a fine novembre ma, lui che amava narrare - e negli anni lo ha fatto con molti libri e mostre fotografiche sulla storia del Trentino e del capoluogo, in particolare sugli anni del Sessantotto e sulla Michelin -, continua a farlo con quella mostra, che aveva avuto una “premessa“ con una prima esposizione dedicata allo stabilimento di via Sanseverino, «Quando a Trento c‘era la Michelin», in piazza Italia, in occasione del Festival dell’Economia 2007. Poi quel percorso storico composto di foto, testi e testimonianze raccolte dal giornalista era appunto diventato «La fabbrica scomparsa. Là dove c’era la Michelin ora scintilla il Muse», mostra inaugurata nell’ottobre 2013 a Palazzo Trentini, sempre con le immagini di Giorgio Salomon e l‘allestimento di Manuela Baldracchi dello Studio Artearchitettura.
Oggi quella narrazione trova casa lì dove Filippini sperava potesse approdare e la proposta di riallestimento nasce da quel suo pensiero, spiega Baldracchi, curatrice della mostra 2019 che verrà inaugurata alle 18 alla Biblioteca Universitaria Centrale, alle Albere, a Trento, alla presenza del presidente del Consiglio provinciale Walter Kaswalder, del rettore dell’ateneo trentino Paolo Collini, di un rappresentante di ex operai, del giornalista Franco de Battaglia e del responsabile della Buc Vittorio Carraro. «La biblioteca - aggiunge l’architetta -, frequentata quotidianamente da centinaia di studenti e studiosi, è stata ritenuta adatta per ricordare i 70 anni di vita della fabbrica e contribuire a rafforzare nei nuovi fruitori il legame con l‘area su cui essa sorgeva, dando continuità ad una storia significativa per la città e per lo sviluppo di una coscienza sociale nella popolazione trentina».
La mostra è organizzata per grandi temi - Dall‘agricoltura alla fabbrica, La cittadella, Contestazione e demolizione, Il quartiere delle Albere con il Muse e la Buc - e ripercorre in 26 grandi pannelli la storia dello stabilimento, approdato a Trento nel 1927 e chiuso nel 1997, subito prima dell‘avvio del progetto commissionato a Renzo Piano per la realizzazione del nuovo quartiere delle Albere, con il Muse, la Buc e la zona residenziale, attraverso immagini d’epoca recuperate presso l’Archivio Gami-Gruppo Anziani Michelin Italiana, fotografie contemporanee di Giorgio Salomon scattate dal 1968 a oggi e testi di Franco de Battaglia e Franco Filippini.
«Nel passaggio tra fabbrica e museo - evidenzia de Battaglia - l’identità della città di Trento può e deve rafforzarsi. Perché il Muse e la Buc, sulle radici della Michelin, facciano da traino a nuove “fabbriche“ del sapere».
Fare memoria dello storico stabilimento, che ha introdotto le prime forme di associazionismo collettivo, contribuendo alla crescita della città non solo dal punto di vista economico ma anche sociale e culturale, spazio oggi trasformato per accogliere un museo che “fabbrica“ creatività e brilla di idee, significa anche ricordare le persone che ci hanno lavorato.
In occasione della mostra, è stata realizzata anche una ristampa aggiornata del catalogo.
Organizzata con il sostegno della presidenza del Consiglio della Provincia di Trento e dell’Università, si potrà visitare fino a dicembre 2019 con il seguente orario: lunedì-sabato 8-23.45; domenica 14-20.45.