Morta la filosofa Agnes Heller sopravvisse ad Auschwitz: a 90 anni annega nel lago Balaton
La filosofa ungherese Agnes Heller è morta ieri a 90 anni durante una nuotata nel lago Balaton. Lo riportano i media ungheresi.
Nata a Budapest il 12 maggio del 1929, l’intellettuale era sopravvissuta ad Auschwitz e alla persecuzioni del regime comunista. In età adulta diviene allieva e amica del filosofo György Lukács, e ne condivide i tormentati rapporti con il partito comunista successivo alla rivolta del ’56. Durante il regime di Kádár, Heller viene progressivamente privata della possibilità di insegnare, di viaggiare all’estero e di pubblicare i suoi libri.
Le vicende della “Scuola di Budapest” (composta anche, tra gli altri, da Mihály Vajda e György Márkus) vengono rese note all’opinione pubblica occidentale dalla lettera di Lukács al Times Literary Supplement del 1973.
Nel ’77 Heller lascia infine l’Ungheria per l’Australia, e quindi per New York, ove insegna tutt’ora presso la New School. A seguito della caduta del Muro, Heller ha fatto ritorno in Ungheria, pur non rinunciando al suo insegnamento in America.
Il pensiero di Heller si inserisce in un primo tempo nella linea di interpretazione lukacsiana del pensiero di Marx, analizzandone il nesso tra bisogni e valori. In seguito al trasferimento in Occidente, la filosofa ungherese concepisce tre grandi progetti: una filosofia della Storia, una teoria dei Sentimenti e una teoria della Morale.
La filosofia di Heller si presenta, nella sua straordinaria varietà, come una ricerca intorno a un nucleo fondamentale: la ricchezza dell’uomo, del suo sentire, del suo produrre e soprattutto del suo agire politico e morale.
Negli ultimi anni era entrata in aperto conflitto con il premier sovranista Viktor Orban che l’aveva estromessa dall’università.
Secondo quanto hanno raccontato testimoni al sito 444.hu, Heller si è tuffata nel lago per fare una nuotata. Non vedendola tornare dopo qualche ora gli amici hanno dato l’allerta.