Torna il festival Contavalle la val di Cembra si racconta con sguardi al femminile
In val di Cembra il presente si racconta sul filo della memoria, coinvolgendo intere comunità che si animano e attivano le relazioni, l’accoglienza, gli sguardi dentro e fuori il territorio.
Si tratta di iniziative fatte di ricerca storica, narrazioni, scambi di ricordi, momenti di socialità in una valle segnata dall’emigrazione e dal desiderio di guardare al passato per mantenere vivo il presente.
Ecco, dunque, che torna per la terza edizione il festival Contavalle, «piccola rassegna del riesistere», come lo definiscono i promotori. Un progetto che si amplia: insieme al comune capofila di Altavalle (Faver, Grauno, Grumes e Valda) ora si aggiunge Segonzano. «Il coinvolgimento della sponda sinistra della val di
Cembra rientra d’altronde tra gli obiettivi del nostro progetto culturale, che vuol contribuire anche al maggior dialogo e interscambio di progetti, idee, sperimentazioni», spiega Tommaso Pasquini dell’organizzazione del festival.
La rassegna propone una serie di spettacoli teatrali e il momento centrale che mette in scena il risultato del laboratorio di narrazione collettiva che coinvolge nel corso dell’anno gli abitanti dei quattro paesi che formano Altavalle. «É quest’ultimo spettacolo di teatro partecipato l’elemento distintivo del festival, quello più genuino e originale, che gli permette di andare a comporre con coerenza e integrità un cartellone piccolo ma sostanzioso, in grado di distinguersi da un’offerta casuale di spettacoli e artisti.
Quest’anno è l’universo femminile l’argomento che i laboratori partecipati hanno eletto come territorio d’indagine durante l’inverno: con lo spettacolo «Se son donne fioriranno» si offre un modello tematico per la selezione di tutti gli altri spettacoli in programma, tirando un filo rosso capace di legare insieme tutto il cartellone del festival», spiegano i promotori.
La prima, come da tradizione, avverrà nella suggestiva piazzetta del Dos, a Grumes, l’11 agosto alle 21. La replica nell’altra bellissima piazza della fontana del paese di Grauno, in via Ronchi, il 23 agosto alla stessa ora.
L’allestimento degli spettacoli nelle piazze e nei vicoli più suggestivi dei piccoli paesi dell’alta val di Cembra è un altro tratto distintivo di Contavalle, che porta il proprio teatro direttamente “a domicilio” nei punti più inconsueti dei centri abitati e non: piazze e vicoli ma anche boschi, come nello spettacolo di commedia dell’arte di Bottega Buffa, "E così tosto al mal giunse lo ‘mpiastro", nella serata del 15 agosto alla Noval, nel bosco sopra Valda.
E castelli, come quello di Segonzano, che il 13 agosto ospiterà Rita Pelusio con il suo “Eva, diario di una costola”.
Evento spartiacque dell’intera manifestazione (1-23 agosto), quello dell'8 agosto, giornata in cui il festival commemora a Faver, paese simbolo della locale emigrazione verso il Belgio e le sue miniere di carbone, la Giornata nazionale del lavoro italiano nel mondo.
L’autore-attore Pino Petruzzelli, del teatro Ipotesi di Genova e il suo spettacolo “Io sono il mio lavoro” offriranno spunti di riflessione sugli importanti temi suggeriti dalla Giornata.
Le storie al femminile torneranno protagoniste il 18 agosto, a Grauno, con lo spettacolo di Andrea Cosentino “Telemomò”, insignito nel 2018 del premio Ubu per “Progetti speciali”, allestito nella piazza del carnevale.
E per continuare a onorare il premio ottenuto nel 2018, quando Cittaslow ha insignito Contavalle dell’importante premio “Chiocciola Orange”, la manifestazione continua a valorizzare anche le artigianalità e le produzioni locali. Ecco quindi una variegata proposta di cene a km0 organizzate in collaborazione con le associazioni e le varie realtà del territorio l’1, l’8, e il 15 agosto, prima degli spettacoli.
Per quanto riguarda il cartello parallelo di "Contavalle bambini", il 6 agosto va in scena "Di Pinocchio l'avventura", nella piazza del teatro le Fontanelle a Grumes, alle 20.30, con la compagnia Teatro delle dodici lune e Italo Pecoretti.Un burbero burattinaio racconta controvoglia la storia di Pinocchio, dice di essere il discendente di Mangiafoco e di conoscere la vita e la morte del famoso burattino. La musica della sua concertina e una coppia di vecchie marionette lo accompagnano durante il racconto che si trasforma in azione dentro la baracca dei burattini, qui, tra rincorse, equivoci, furberie, bastonate, gran divertimento ed autentica paura si concluderà… di pinocchio l’avventura.
Il 20 agosto la proposta sarà "Tesori", a Faver, nella piazza della chiesa, alle 20, con Teatrincorso Spazio 14 – Live Art 2015: in scena Silvia Furlan e Silvia Libardi, regia di Elena Marino.
Lo spettacolo narra le avventure di due buffi personaggi, tra esplorazioni e piraterie. Un esploratore è alla ricerca del tesoro più splendido che si possa immaginare. Quando trova una mappa, e poi il baule che dovrebbe contenere il tesoro, non apre il baule per timore di rimanere deluso. Sulla strada del ritorno il nostro esploratore si perde in una foresta, nella quale farà un incontro che cambierà il suo modo di vedere le cose…