Sveglia all'alba per il loro mito Tanti trentini tra i 28mila fans al Jova Beach Party sulle Dolomiti
Un tripudio di colori, dialetti, emozioni. Al concerto di ieri di Jovanotti a Plan de Corones è andato in scena uno spettacolo unico.
Tra le 28mila persone presenti all’evento, c’erano tanti trentini. Anzi, tantissimi. La maggior parte di loro sono partiti all’alba, pensando di trovare traffico e caos. Ma, invece, in A22 non si sono registrati particolari disagi. Quasi mai. A sorpresa nessuna coda nemmeno alle casse e nei pressi della funivia.
«Pensavamo di restare imbottigliati nel traffico» ha dichiarato Andrea, giunto dalla Valsugana in Alto Adige con un cugino per vedere esibirsi dal vivo il suo mito Jovanotti. E ha aggiunto: «Siamo rimasti sorpresi, al contrario, dei tempi stretti con cui abbiamo raggiunto la meta. Ottima organizzazione».
Chi è arrivato prima delle 11 del mattino ha trovato posto nel primo spazio vicino al palco. Persone provenienti da tutto il Nord Italia. Molti i turisti che stanno trascorrendo le vacanze in Alto Adige e hanno approfittato dell’occasione per esserci.
Nell’attesa per l’inizio, poi anticipato alle 16 a causa della pioggia, del concerto c’è chi scatta decine di foto. Altri giocano, ascoltano musica, riposano oppure si scambiano i ricordi di altri eventi musicali ai quali hanno assistito.
Stefania e Michele Bazzanella insieme a Flora Caldonazzi sono partiti da Trento alle 6 e mezza: sono stanchi, ma felici. Stefania Della Valentina e Luca Zambelli da Rovereto un’ora prima. Una levataccia che pesa meno di tante altre.
La truppa dei trentini, come si diceva, è folta. Bruno Dallago di Mezzocorona si lascia andare ad una confidenza: «Sono stato costretto a venire qui da mia moglie Claudia. Ammetto però che tutto sommato ne è valsa la pena».
Enza Colle, Michela e Nadia sono tre amiche di Arco. Partite venerdì sera, hanno dormito in un hotel della valle prenotato ancora a maggio. I biglietti, invece, li hanno comprati ad ottobre: «Il primo giorno in cui erano stati messi in vendita noi eravamo lì a prenderli».
Eliano, Zaira, Alessandro e Paolo arrivano da Roverè della Luna. Per Zaira e Alessandro era il primo concerto: «Una meraviglia».
Pittoresco Carlo, 54enne di Cavalese: nel portafoglio tiene e mostra con orgoglio i biglietti di decine di concerti del passato di Jovanotti: «Lui non è solo un cantante. È anche un poeta. Un filosofo, che riesce nelle sue canzoni a trasmettere messaggi importanti».
Elisa di Trento ha compiuto da pochi giorni 18 anni: «Se sono qui lo devo ai miei zii. Il giorno di oggi (ieri, ndr) resterà impresso nella mia memoria per sempre».
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