Aldo Schmid: il colore si fa materia A Laives le opere del maestro trentino
Oggi, alle ore 18 viene inaugurata alla Sala espositiva di Via Pietralba a Laives (Bolzano) la mostra Aldo Schmid. Il colore limite fisico della pittura, dedicata al maestro trentino Aldo Schmid, a cura di Giovanna Nicoletti, visitabile fino al 13 ottobre 2019.
Protagoniste dell’esposizione sono le opere di Aldo Schmid (1935 -1978), uno degli artisti più influenti degli anni ’60 in Trentino Alto Adige, esponente di spicco - assieme ad altri artisti - del movimento “Astrazione Oggettiva”. Osserva a proposito dell’autore Giovanna Nicoletti, nel testo critico del catalogo che accompagna l’esposizione: «Dopo un primo momento figurativo, rivolge la propria attenzione verso la rappresentazione astratta della realtà, interessato a incoraggiare l’osservazione del fruitore dal punto di vista psico-fisico-dinamico. Negli anni 1964-65, l’artista si dedica allo studio della luce con mezzi fotomeccanici. Il problema della percezione diventa il centro della sua ricerca.
Le “Sequenze psico-fisiche” del 1965 sono composizioni segnico-luminose dove forme spezzate sono ricostruite dando origine ad un ritmo di sintesi tra luce e colore. Schmid esprime questi concetti nelle sue composizioni psicodinamiche che, pur avendo un forte rimando agli studi sul movimento futurista (in particolare le compenetrazioni iridescenti di Giacomo Balla), già indicano la strada della sua ricerca sulla impaginazione del colore e sulla sua percezione ottica. Il pigmento è energia fisica, è “espansione dialettica”, capace di definire il campo visivo sul quale l’artista e l’osservatore intervengono.
Ed ancora: l’arte è intesa come esperienza totale della realtà. L’artista non rappresenta una sensazione emotiva ma una reazione fisica: il colore è creato dalla luce e la percezione del colore è un dato reale. Il colore è energia fisica (espansione dialettica) che mette in luce il campo visivo nel quale interviene. Nelle sue opere il colore diventa materia che, come sosteneva Goethe a partire dagli opposti, nasce dal contrasto tra bianco e nero. Nel 1978 il suo percorso artistico è prematuramente e tragicamente interrotto lasciando le sue ultime opere come testimonianza della possibilità di trascendere il colore, nelle sue tensioni, come limite fisico della pittura.
«È con orgoglio - sottolinea il presidente Giorgio Cattelan - che l’associazione “la secondaluna” presenta questa mostra alla cittadinanza. Offre infatti la possibilità di entrare in contatto con un artista estremamente interessante conosciuto a livello nazionale e portatore di un’idea pittorica non convenzionale, il cui lavoro fornisce notevoli spunti di riflessione, arricchendo il concetto di arte tradizionalmente intesa; ma si tratta senz’altro anche di un’occasione per Laives di approfondire lo sviluppo di una sensibilità verso tematiche artistiche e, più in generale, culturali, ponendo le basi per la costruzione di un più diffuso interesse nei confronti dell’offerta culturale della nostra città.
La mostra “Aldo Schmid. Il colore limite fisico della pittura”, ad ingresso libero, è un’iniziativa dell’Associazione culturale lasecondaluna, con il contributo di Comune di Laives, Provincia autonoma di Bolzano, Regione autonoma Trentino-Alto Adige, Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano e Comunità comprensoriale Oltradige Bassa Atesina.
La sala espositiva di Laives rappresenta sempre più luogo di incontro per gli appassionati d’arte e i cittadini: «L’ambiente minimal delle salette di via Pietralba mette in gran risalto la straordinaria bellezza delle opere esposte.Vi sono artisti che appartengono ad una epoca ed artisti che sfidano il tempo: tra quest’ultimi va annoverato Aldo Schmid la cui attualità artistica si rinnova di continuo», afferma l’assessore alla cultura di Laives Raimondo Pusateri.