Le ballate per uomini e bestie di Vinicio Capossela questa sera all'Auditorium
<Dopo la palestra degli "atti unici" in luoghi e temi che hanno declinato le singole angolature delle "Ballate per uomini e bestie", arriva il teatro luogo di rappresentazione dell'immaginario. Il teatro è il luogo di rappresentazione dell'immaginario. Lo spazio scenico buio, come le grotte di Lascaux, da andare a riempire con bagliori, stralci di affreschi e strofe per rileggere il mondo con gli strumenti della poesia, della filosofia e della denunzia. Un viaggio nella terra in un momento in cui uomini e bestie non si distinguono nemmeno nel genere umano>. Così Vinicio Capossela delinea le forme visionarie del suo tour teatrale "Ballate per uomini e bestie" che farà tappa venerdì 22 novembre alle 21 in un Auditorium praticamente sold out con una ventina di biglietti ancora disponibili. Capossela presenterà dal vivo il suo ultimo progetto discografico, "Ballate per uomini e bestie", undicesimo lavoro in studio uscito lo scorso maggio: un'opera di grande forza espressiva che guarda alle pestilenze del nostro presente travolto dalla corruzione del linguaggio, dal neoliberismo, dalla violenza e dal saccheggio della natura. Con il nuovo spettacolo pensato appositamente per i teatri Capossela proporrà un canzoniere che, evocando un medioevo fantastico fatto di bestie estinte, cavalieri erranti, fate e santi, mette in mostra le similitudini e il senso di attualità̀ che lo legano profondamente alle cronache dell'oggi. Alle creature che popolano l'ultimo album del cantautore, che si è aggiudicato la Targa Tenco 2019 nella categoria "Miglior disco in assoluto", si uniranno come in una danza i personaggi e le storie di alcuni dei suoi grandi successi in un intreccio che darà vita a un viaggio nel nostro presente, nelle fratture e nelle malattie del nostro mondo alla ricerca di possibili cure.
Ad accompagnare Capossela sul palco ci saranno: Alessandro Asso Stefana (chitarre), Niccolò Fornabaio (batteria), Andrea La Macchia (contrabbasso), Raffaele Tiseo (violino) e Giovannangelo De Gennaro (aulofoni). Un viaggio quello del cantautore nella terra in un momento in cui uomini e bestie non si distinguono nemmeno nel genere umano: <Una cantata tra le creature che inizia dalle pitture rupestri e arriva all'evo medio prossimo e venturo attraverso un bestiario di varia umanità. Danze macabre al tempo della peste, nuove e antiche tentazioni, santi e inquisizioni nel rogo digitale. Il medioevo romantico e irragionevole dei preraffaeliti, le fiabe giocattolesche e fantasticanti di asini che diventano cantanti, sirene che diventano ballerine>. Insomma tutto il mondo di Capossela da ritrovare o magari da scoprire per chi non abbia potuto ancora assistere ad uno dei suoi live.