Da domani a Capodanno l'Orchestra Haydn in tournée con il repertorio «viennese»
Quale commiato dal 2019 e benvenuto all’anno nuovo l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento è presente in numerose sale della regione per un intenso “tour” tra dicembre e gennaio.
Il primo appuntamento sarà a Rovereto domani 29 dicembre (Teatro Zandonai, ore 20.30), il giorno successivo l’orchestra si trasferirà a Dobbiaco (Sala Mahler, ore 20.30), per la fine dell’anno suonerà a Trento (il 31 dicembre, Auditorium, ore 18.30), il primo concerto dell’anno nuovo sarà a Merano (1° gennaio, Kursaal, ore 17), quindi gli appuntamenti del 2 gennaio a Bolzano (Auditorium, ore 20), del 3 a Cavalese (Palafiemme, ore 21), del 4 a Pinzolo (Paladolomiti, ore 21), per concludere il 5 gennaio a Bressanone (Forum, ore 17).
Il programma, che si rifà per gran parte alla tradizione viennese (come si usa in queste occasioni) con un inserto belcantistico, comprende la Sinfonia e l’aria di Norina “Quel guardo il cavaliere” dal “Don Pasquale” di Gaetano Donizetti, la “Danza delle ore” dalla “Gioconda” di Amilcare Ponchielli, “Wilde Rosen” e “Gold und Silber” di Franz Lehár, “Les Patineurs” di Émile Waldteufel e, di Johann Strauß junior, “Annen-Polka”, “Spiel ich die Unschuld vom Lande” (dal “Pipistrello”), “Tritsch-Tratsch-Polka”, “An der schönen blauen Donau”. A dirigere l’orchestra regionale è Felix Bender, la voce solista è quella del soprano Silvia Micu.
Nato a Halle (in Germania), Felix Bender da ragazzo ha cantato nel Thomanerchor di Lipsia; dal 2006 al 2011 ha studiato Direzione d’Orchestra alla Hochschule für Musik “Franz Liszt” di Weimar, collaborando anche con Herbert Blomstedt in qualità di assistente. Vincitore del “Ring Award 2008”, è stato ingaggiato dal Nationaltheater di Weimar e quindi dal teatro di Chemnitz. In campo sinfonico Bender ha diretto numerose orchestre, tra le quali la Konzerthaus-Orchester di Berlino, i Berner Philarmoniker, la Robert-Schumann-Philharmonie, la Dresdner Philharmonie, la Staatskapelle Dresden. Nata a Codlea (in Romania), Silvia Micu ha studiato pianoforte a Brasov (Romania) e a Verona prima di frequentare l’Universiatea Nationala de Muzica di Bucarest, dove ha conseguito un “master” in Opera e in Lied nel 2013. Perfezionatasi con Mariana Nicolesco, Silvia Micu ha ottenuto il premio speciale “Peter Maag” e quello dell’Accademia Filarmonica al concorso internazionale scaligero “Maria Callas” di Verona; si è poi classificata prima in tre competizioni internazionali in Romania. Nel 2014 ha debuttato all’Opera Nazionale Rumena, si è quindi esibita in numerose sale in Germania, Romania e Danimarca.