Justin Bieber rivela: «Ho la malattia di Lyme» trasmessa dalle zecche
Nelle foto degli ultimi mesi era apparso provato, il viso scavato, gli occhi infossati, la pelle macchiata. In alcune interviste aveva rivelato la sua depressione, la sua dipendenza dai farmaci, l’instabilità emotiva. Ma ora Justin Bieber, la popstar canadese multiplatino che compirà 26 anni il prossimo primo marzo, racconta un’altra verità. Ancora più drammatica: «Ho vissuto un paio di anni difficili, ho la malattia di Lyme», ammette, affidando a Instagram il suo sfogo e il racconto del suo difficile momento dovuto a un’infezione cronica trasmessa dalle zecche.
«Molte persone continuavano a dire che sembravo una merda, che ero sotto effetto di metanfetamine, ma non si sono rese conto che stavo male: recentemente mi è stata diagnosticata la malattia di Lyme e anche una mononucleosi cronica che ha colpito la mia pelle, le funzioni del cervello e la mia salute in generale», è il resoconto brutale e diretto della situazione, accompagnato da una foto in cui si fa fatica a riconoscere il ragazzino biondo dalla faccia angelica degli esordi, dieci anni fa.
Ma Bieber non si tira indietro e aggiunge che tutto questo «sarà raccontato in una docuserie che pubblicherò a breve su Youtube». Il progetto, annunciato nei giorni scorsi e che riporta la popstar sulla piattaforma dove tutto è iniziato, sarà online con il titolo «Justin Bieber: Seasons», in anteprima lunedì 27 gennaio, e ha l’obiettivo di dare uno sguardo a tutto tondo sulla sua vita, privata e pubblica, in 10 episodi. Ai fan preoccupati promette comunque che con il giusto trattamento «tornerò e meglio di prima».
Intanto, a distanza di più di quattro anni dall’ultimo album Purpose del 2015, è pronto a dare alle stampe il suo quinto lavoro in studio, previsto per quest’anno e anticipato dal singolo Yummy, uscito il 3 gennaio. In programma anche un tour al via il 14 maggio. La sua recente collaborazione con Ed Sheeran in «I Don’t Care» ha raggiunto il primo posto in 26 paesi del mondo.
La carriera di Bieber è iniziata nel 2009 con il successo mondiale One Time, certificato 5 volte platino. Il 2016 è stato il suo anno magico con l’album Purpose che ha debuttato al primo posto in oltre 100 Paesi vendendo oltre 21 milioni di copie e con il singolo Where are you now che si aggiudicato un Grammy Award come Best Dance Song. Quello stesso anno taglia il traguardo, primo artista in assoluto, dei 10 miliardi di visualizzazioni su Vevo. Nel 2014 era già stato incoronato da Twitter come l’artista musicale più twittato dell’anno. Nel suo curriculum c’è anche un capitolo dedicato alla recitazione con due film all’attivo: Never Say Never (2011) e Believe (2013).
Nel 2013 ha ricevuto il RIAA Diamond award per il singolo «Baby» del 2010 (12 volte platino solo negli Stati Uniti) come singolo digitale più venduto di tutti i tempi. Nel corso della sua carriera, Bieber ha raggiunto più di 50 miliardi di stream e l’equivalente di oltre 60 milioni di album in tutto il mondo. Tra i suoi brani di successo Love Yourself e What Do You Mean?.
CHE COS'E' LA MALATTIA DI LYME
La malattia di Lyme è provocata dalla Borrelia, un batterio molto diffuso e pericoloso sia per gli adulti che per bambini. Trasmessa all’uomo dalla zecca detta ‘dei boschì o ‘della pecorà(l’Ixodes ricinus, che attacca anche caprioli, cani e altri mammiferi), l’infezione è caratterizzata da un eritema migrante, che si allarga intorno al morso fino a raggiungere i 50 centimetri di diametro e compare dopo un periodo di incubazione da 5 a 30 giorni. «Quando la malattia viene riconosciuta nella fase iniziale guarisce quasi sempre con una terapia a base di antibiotico specifico. Se cronicizzata però può portare complicazioni a carico della cute, le articolazioni, l’apparato nervoso e più raramente, cuore e sistema immunitario», spiegano gli esperti dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Trieste. E aggiungono: «Non pochi, soprattutto tra i bambini, sono gli episodi di paralisi facciale».
Secondo gli esperti di malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) «su questa malattia c’è poca informazione e spesso la diagnosi rischia di arrivare in ritardo».
La borreliosi di Lyme deve il nome all’omonima cittadina americana in cui fu descritto il primo caso nel 1975. La malattia è oggi la più diffusa e rilevante patologia trasmessa da un vettore diffusa nelle zone geografiche temperate ed è seconda, per numero di casi, solo alla malaria fra le malattie che richiedono un vettore artropode per la diffusione.
Il batterio Borrelia burgdorferi sensu striato è presente in Europa ed è l’unico agente di infezione nel Nord America, il Borrelia afzelii e il Borrelia garinii sono invece presenti in Europa, Asia e Africa.