La Haydn ai Fedora Prizes con una produzione innovativa di Franceschini e el Meddeb
Il nuovo anno della Fondazione Haydn di Bolzano e Trento si è aperto sotto buoni auspici: è appena giunta la notizia della selezione nella «short list» della sesta edizione dei Fedora Prizes, prestigioso riconoscimento a livello europeo che premia team creativi d’eccellenza e di respiro internazionale che collaborano alla realizzazione di nuove produzioni nel campo dell’opera e della danza, con particolare inclinazione verso l’interdisciplinarietà.
La Fondazione Haydn ha raccolto attenzione con un progetto di coproduzione che vedrà coinvolti il compositore trentino Matteo Franceschini, Leone d’Argento all’ultima Biennale Musica di Venezia e Associated Artist della stessa Fondazione per quest’anno, il coreografo franco-tunisino Radhouane el Meddeb, la compagnia cubana MiCompañia, oltre a 40 danzatori non professionisti.
Il progetto, dal titolo «Requiem (Siá Cará)», verrà presentato in prima assoluta il 21 luglio, nel corso della prossima edizione di Bolzano Danza, ed è il frutto della sinergia fra lo stesso Festival, l’Orchestra Haydn, con i rispettivi direttori artistici Emanuele Masi e Daniele Spini, e la compagnia di danza contemporanea Compagnie de Soi.
Alla base c’è l’idea di rielaborazione della celebre Messa da Requiem di Mozart che nell’idea di Matteo Franceschini si trasformerà da “musica per i morti” in “musica dell’immortalità”. Un concetto inteso da Radhouane el Meddeb come un “inno alla vita” e al riscatto dei più deboli, contro l’esclusione e l’ignoranza.
Pensieri e messaggi forti che la Fondazione Haydn di Bolzano e Trento abbraccia in pieno nel solco di quel dialogo multiculturale e fra diverse discipline artistiche che ispira la propria attività di istituzione radicata nel proprio territorio ma nel contempo sempre più protesa verso traguardi internazionali.
E in questa prospettiva si inserisce la selezione preliminare del Fedora Prize for Ballet (fra gli altri “nominati“ ci sono compagnie e teatri di prestigio come Carolyn Carson Company, Hofesh Shechter Company e Royal Opera House), primo passo verso l’auspicabile vittoria finale.