Bocelli con Salvini e Sgarbi al convegno «Il Covid non c'è»: «Chiedo sinceramente scusa»
"Non volevo offendere chi è stato colpito dal Covid". Due giorni dopo il suo intervento al convegno dei 'negazionisti' in Senato, che ha infiammato il dibattito politico e il web, Andrea Bocelli chiede "sinceramente scusa" sulle sue pagine social: all'evento, organizzato da Armando Siri e Vittorio Sgarbi, con Matteo Salvini senza mascherina, il tenore aveva espresso dubbi sulla gravità della situazione e era detto "umiliato e offeso" per le limitazioni alla sua libertà durante il lockdown.
Parole finite al centro della bufera, tanto che anche oggi il sindaco di Codogno, Francesco Passerini, invita i negazionisti a visitare il cimitero della città lodigiana, primo focolaio italiano ("magari capiscono qualcosa") e un 28enne di Orzinuovi, il paese del bresciano più colpito dal virus, presenta un esposto alla procura di Roma contro il convegno.
Mentre Nicola Zingaretti, segretario del Pd, critica le posizioni di Salvini: "Le precauzioni servono a proteggere le persone, e dire il contrario significa dire bugie. Tutto il resto è brutta demagogia, anche perché i Paesi che non hanno preso queste misure hanno le spiagge piene di fosse comuni". "Da sempre mi sono speso per combattere la sofferenza e l'ho fatto anche recentemente con l'avvento di questa sciagurata pandemia, come molti sanno", chiarisce Bocelli in un video pubblicato su Facebook, esprimendo il suo rammarico. Il tenore ricorda che il coronavirus ha colpito anche la sua famiglia: "Siamo stati tutti quanti contagiati e tutti abbiamo temuto il peggio".
Lo scopo dell'intervento in Senato, spiega ancora, "era quello di sperare in un prossimo futuro in cui i bambini soprattutto, possano ritrovare la normalità, possano sperare di vivere 'da bambini', giocando tra loro, abbracciandosi, come devono fare i bambini per poter crescere sani e sereni. Questo solo era il senso del mio intervento ed a tutti quelli che a causa del modo in cui mi sono espresso - sicuramente non il più felice - e dalle mie parole hanno trovato ragioni per sentirsi offesi o hanno sofferto per quello che ho detto, a loro chiedo sinceramente scusa, perché le mie intenzioni erano tutt'altre, erano esattamente il contrario". Il web non perdona: sui social era spuntato un altro video, risalente a marzo, in cui l'artista parlava dell'emergenza con ben altri toni rispetto a quelli usati in Senato. Tra le reazioni critiche, quella di Fedez che ha citato il caso di un suo amico "che causa Covid ha dovuto subire un trapianto di polmoni a 18 anni. Poi fare silenzio ogni tanto non fa male eh".
Intanto a rilanciare la polemica contro il leader del Carroccio è Davide Crippa (M5S): "Chi partecipa a convegni negazionisti in luoghi istituzionali come Salvini rifiutandosi anche di indossare strumenti di protezione individuale come la mascherina offende i familiari delle oltre 35.000 vittime del Covid-19 e rischia anche di vanificare gli sforzi di medici e infermieri e i sacrifici fatti da milioni di italiani".