La storia dell'Inno di Campiglio: perduta la partitura, ritrascritto dalla memoria degli anziani
Era stato composto negli anni Settanta da don Cornelio Cristel, parroco dagli anni Sessanta agli anni Ottanta. Poi però la sua partitura si era persa, e la melodia era rimasta solo nella mente di chi ha cinquant’anni o poco più. Pochi giorni fa, la riscoperta: la partitura dell’Inno di Madonna di Campiglio - interamente ritrascritta - è stata donata dal Rotary Club a Tullio Serafini, presidente dell’Apt della località turistica.
L’iniziativa nasce da alcuni amici del Rotary Club di Cremona, che da decenni, in agosto, propongono una “Giornata dell’amicizia” con i soci del club di Campiglio. La serata di quest’anno, tenutasi presso il rifugio Patascoss, ha visto la presenza dell’Ensemble musicale del Distretto Rotary 2050, quello che ricomprende la Lombardia orientale.
Ed ecco come è nato il recupero dell’Inno di Campiglio. Alceste Bartoletti, socio del Rotary Club Cremona e anima della “Giornata”, ha chiesto ai campigliani se non esistesse un inno della località. Coinvolta la direttrice del coro parrocchiale, Luisa Masè, era emerso che la composizione in effetti c’era, ma non si trovava la partitura. Solo il suo testo.
Da qui l’idea: registrare il canto così come se lo ricordavano i campigliani di mezza età , ai tempi “istruiti” a scuola da don Cristel, e ritrascriverne la partitura.
A cimentarsi nell’impresa è stato Marcello Palmieri, coordinatore dell’Ensemble musicale Rotary: da un file audio di Masè il giovane rotariano ha scritto in notazione la melodia, poi ne ha scritto l’accompagnamento per pianoforte, quindi ha previsto un abbellimento per violino, violoncello e percussioni. E così dopo anni, la composizione è stata nuovamente eseguita, con un accompagnamento musicale assolutamente inedito.
«Questa recupero mi emoziona - ha detto Serafini appena dopo la consegna ufficiale della partitura - perché io sono stato un ragazzo di don Cornelio, ed ero a scuola con Luisa Masè. Vedere riscoperta e nobilitata questa partitura è un’emozione fortissima, che certamente aiuterà me e tutti i campigliani a riscoprire le radici della nostra località”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Palmieri: “Frequento Campiglio da quando sono nato, ed è stato per me un onore poter contribuire - attraverso il Rotary - a una riscoperta così significativa per questo mio “luogo del cuore”. D’ora in avanti, la trascrizione dell’Inno di Campiglio sarà custodita negli archivi dell’Apt di Campiglio e del Comune di Pinzolo, oltre a essere messa a disposizione del coro parrocchiale.