Si gira "Europe C-19" docufilm sulla pandemia
Al via le riprese di "Europe C-19" (titolo provvisorio), docufilm collettivo di cinque grandi autori europei chiamati a raccontare i drammi e le rivoluzioni causate dalla pandemia nei propri paesi, ciascuno da una prospettiva particolare ma insieme per un obiettivo comune: registi europei uniti in una simbolica riunificazione del Continente, in un anno molto particolare e difficile come il 2020.
Il primo ciak è stato battuto il 5 settembre a Londra dal regista inglese Michael Winterbottom, Julia von Heinz, che ha appena presentato il suo ultimo lavoro in concorso a Venezia 77, dirigerà la parte relativa alla Germania, Fernando León de Aranoa quella relativa alla Spagna, Jaco Van Dormael per il Belgio e Michele Placido rappresenterà l’Italia, la prima nazione europea ad affrontare la pandemia e che ha dato vita a questa coproduzione internazionale promossa e capitanata da Notorious Pictures di Guglielmo Marchetti con una serie di importanti partner europei: Tarantula di Joseph Rouschop in Belgio, Maze Pictures di Philipp Kreuzer in Germania, Mono Films di Miguel Menendez De Zubillaga insieme a Reposado di Fernando León de Aranoa in Spagna, Revolution Films di Melissa Parmenter e Michael Winterbottom nel Regno Unito.
Nei cinque cortometraggi, della durata di 15 minuti ciascuno, i registi raccontano come l’epidemia e le conseguenti misure di contenimento abbiano colpito in termini sociali, psicologici ed economici i cittadini europei. Europe C-19 è una testimonianza storica collettiva: storie personali mai raccontate che fungono da spunto di riflessione e di ispirazione, da contributo alla battaglia dell’umanità contro l’epidemia e, più in generale, alla difesa della salute pubblica dell’Europa stessa, chiamata oggi più che mai ad una grande sfida unitaria. Il docufilm conta già sul supporto di FFF-Bayern, di Casa Kafka Pictures e della belga Voo-BeTV. Parte dei proventi di Europe C-19 saranno devoluti ad un ente europeo di sostegno alla ricerca scientifica.