«Tears&Dreams» miglior documentario al Festival di Salerno. La regista Lia Giovanazzi: «In tempi di pandemia, ci siamo riconvertiti all'online»
È di ieri sera la notizia del prestigioso trofeo per Miglior Documentario al Festival del Cinema di Salerno, 74° edizione (uno dei più antichi ed importanti) a «Tears&Dreams, Dalle lacrime ai sogni» – regia di Lia Beltrami, fotografi Ferran Paredes Rubio - sulla tratta delle bambine nel Triangolo d’Oro. Il mese scorso era stato premiato sempre come Miglior Documentario in Russia, a Sochi.
Non è il solo riconoscimento per la Aurora Films, la casa di produzione trentina della regista.
«Lo sguardo oltre», docufilm sul rugbista ipovedente Ian McKinley ha vinto la Guirlande D’Honneur al “World FICTS Challenge” Campionato Mondiale della Televisione, Milano, in novembre, ed è visibile su Amazon Prime.
«Wells of Hope» ha vinto 5 premi ed è andato in finale in 29 festival in tutto il mondo.
«Amazonia, la Loma Santa» - fotografia Filippo Marzatico e Andrea Morghen, montaggio Olha Vozna – sulla missione del trentino padre Fabio Garbari in Bolivia, ha vinto oggi in Brasile all’importante Festival de Cinema Alter do Chão.
E l’ultimo arrivato, montato durante il lockdown, «Esplosione di un canto» - montaggio e musica di Alberto Beltrami, ha esordito e vinto in India al Tagore Film Festival.
Comenta Lia Giovanazzi Beltrami: «Fin dall’inizio della diffusione del Covid una delle categorie professionali maggiormente colpite è stata quella dell’arte, il cinema in particolare. La chiusura delle sale ha impedito la proiezione non solo dei film a soggetto, ma anche dei documentari prodotti da Aurora Vision. L’impossibilità di viaggiare inoltre ha fatto sì che si bloccassero tutte le nuove produzioni in essere: l’itinerario della regista Lia Beltrami e della troupe prevedeva tra marzo e giugno riprese a New York, a Los Angeles, a Londra, in Ghana e a Palermo. Tutto è stato rinviato o saltato, non si sa.
Lo smarrimento è durato forse un giorno, poi si è iniziato a cercare nuove strade e a capire come si sarebbero evoluti i mezzi di comunicazione video».
Lia Beltrami: «Abbiamo affrontato l’emergenza con tutta la troupe, cercando di formarci sulle nuove tecnologie. Abbiamo incontrato sul web Christian Cesaro che si offriva come supporto “solidale” nel marketing e di sviluppo informatico per le aziende durante il Covid. Così in pochissimo tempo abbiamo sviluppato i due nuovi siti, liabeltrami.it e auroravision.it, con obiettivi diversi. Il mio blog sta portando nel mondo, tra vari argomenti, piccoli spaccati del Trentino. Al tempo stesso ci siamo attrezzati per le dirette in streaming e per i montaggi di prodotti video per i social. E’ una sfida molto importante cambiare tutto il proprio modo di lavoro, ma ne vale la pena.” E i risultati straordinari non sono mancati. La campagna video sui social COMPLEXion con Nina Davuluri ha toccato un milione di persone e ha portato alla decisione di Unilever di togliere il nome “Fair and Lovely” dalle creme schiarenti».
La campagna sui social per la giornata mondiale contro la tratta sostenuta dalle ambasciate statunitensi e inglese presso la Santa Sede ha fatto il giro del mondo.
Tra gli streaming, la più recente, l’Adunanza dell’Ordine degli Architetti del Trentino ha visto centinaia di partecipanti.
E per i documentari, ora che i festival hanno ripreso, spesso online, ma molto ben organizzati, è un momento davvero “d’oro”.