Concerto di Manu Chao, gli utenti beffati dalla prevendita aspettano ancora il rimborso e si rivolgono allo sportello legale Colt

di Gigi Zoppello

Era il 29 luglio e c’era grande attesa per la vendita dei biglietti del concerto di Manu Chao alla Campoana dei Caduti di Rovereto. Solo 500 posti disponibili, ma accadde quello che non doveva accadere: il sito di acquisto dei biglietti, nell’evento organizzato dal Centro Santa Chiara, andò in tilt e in poche ore furono venduti il doppio dei biglietti. Salvo poi «annullare» circa 500 acquisti già effettuati. Passati cinque mesi, però, non vi è traccia dei rimborsi. E i primi spettatori si sono rivolti allo sportello Colt, dove trovano assistenza legale.

«Fin dai primi giorni abbiamo avuto contatti con spettatori inferociti» spiega l’avvocato Gloria Canestrini di Rovereto, esperta di diritti dei consumatori. «Abbiamo quindi contattato il Centro Santa Chiara, ente organizzatore, ma debbo dire che abbiamo ricevuto delle risposte piuttosto evasive e certamente non professionali».

Fin da subito il Santa Chiara se n’era sostanzialmente lavato le mani, incolpando del disastro organizzativo la piattaforma informatica per la prevendita. La quale piattaforma non ha nemmeno mai espresso una posizione chiara. «Non abbiamo ottenuto niente di più che qualche vago “vedremo” dal Santa Chiara» afferma Canestrini. Che ora torna all’attacco, su sollecitazione di molti spettatori beffati. E che chiedono giustizia.

«Non mi risulta ci siano state comunicazioni ufficiali e anche la rete sembra non dare esiti sui motori di ricerca a parte alcuni articoli che davano notizia di un problema di prevendita e di rimborsi agli utenti».

«Abbiamo in questo periodo di Covid molte richieste di consumatori di servizi culturali: ad esempio scuole di danza e palestre che hanno dovuto chiudere, lasciando i loro iscritti senza servizio, ma magari con un abbonamento già pagato. In alcuni casi debbo dire che ci sono state scuole di danza o palestre molto collaborative, che hanno offerto come risarcimento dei voucher per la ripresa. E che ci hanno chiamati proprio per chiedere consigli su come gestire questa emergenza. Da parte nostra - spiega la fondatrice di Colt - c’è sempre stata l’indicazione prevista dal Codice del consumatore: bene i voucher, ma spetta sempre al cliente accettare o meno. Ed il cliente ha sempre diritto, se lo richiede, ad avere il rimborso».

E con Manu Chao? «Dal Centro Santa Chiara, che é un ente che riceve ricordiamo molti finanziamenti pubblici, abbiamo riscontrato un atteggiamento per nulla professionale. Dopo agosto, con alcuni contatti molto vaghi, più niente. Non si fa così: nascondere il problema e non affrontarlo seriamente è un errore».

Si va verso un’azione legale degli spettatori delusi. «L’azione ingiuntiva è secondo noi sempre una extrema ratio. Lo sportello Colt è a disposizione di tutti principalmente per fornire consigli, e se possibile per instaurare una mediazione. Ma ci vuole la volontà di mediare e conciliare. Dal Santa Chiara abbiamo invece percepito tanto imbarazzo, e risposte vaghe, come se non sapessero cosa rispondere».

Gloria Canestrini ricorda quelli che secondo Colt sono i principi basilari del rapporto con l’utente: «Innanzitutto occorre porre in atto la massima trasparenza verso i consumatori; poi bisogna dare la massima attenzione ai fruitori; Ci possono essere delle difficoltà, accade spesso, ma occorre in ogni fase essere aperti e chiari; purtroppo tante organizzazioni tendono a “scantonare”».

Gloria Canestrini e il suo team legale hanno una lunga storia di attenzione ai consumatori: dal 1998 l’avvocata roveretana è stata presidente del Codacons del Trentino. Poi diede vita all’associazione Avisa, che si occupava prevalentemente di tutela del cittadino nei rapporti con le Pubbliche Amministrazioni. Ora nasce il nuovo sportello Colt.

 

A fondarlo è il gruppo consiliare di Rinascita Rovereto che in consiglio comunale aveva tentato di proporre la costituzione di una commissione trasversale e terza per garantire la legittimità degli atti, dopo che erano emerse irregolarità ancora al vaglio degli inquirenti nella nomina del Dirigente Generale (come noto è aperta un’inchiesta alla Corte dei Conti).

La proposta di istituire una commissione a cui partecipassero tutte le forze politiche elette a Palazzo Pretorio ha registrato un immediato “niet” del Sindaco in carica, che ha affermato di poter garantire la legittimità degli atti “a prescindere”. Un’occasione persa: se il Comune di Rovereto eccelle, come il Sindaco afferma, la commissione avrebbe solo certificato l’autoreferenziale e categorica dichiarazione del Sindaco stesso.
Ma tant’è e Rinascita Rovereto ha deciso di proseguire e quindi di fondare una realtà che raggruppa, senza scopo di lucro, un gruppo di professionisti, per lo più avvocati, uniti dalla volontà di mettere la loro esperienza umana e lavorativa al servizio dei cittadini che si trovano in condizioni di debolezza o di svantaggio nei confronti di Enti privati e pubblici, contro le ingiustizie sociali e i temi riguardanti il consumo. Ecco perchè nel logo di COLT (che richiama anche il concetto di “obiettivo puntato”) compare la bilancia della giustizia a sostegno dello spirito di imparzialità  e di legalità cui devono essere improntate l’attività  amministrativa pubblica e anche l’iniziativa privata che coinvolge utenti e consumatori. Il colore della scritta richiama invece la trasparenza cristallina dell’acqua che sgorga pura e in nessun modo deve essere contaminata, inquinata. Anche qui una metafora del buon operato, del buon governo e della correttezza in ogni ambito sociale ed economico. Valori più  che mai ora necessari, proprio come l’acqua pulita.

«Ogni amministrazione va sollecitata a vigilare per improntare la propria condotta ai criteri di imparzialità e buon governo della cosa pubblica sanciti dalla Costituzione. Ciascun amministratore nel pieno delle sue funzioni assume una serie di impegni che vanno dagli obblighi di trasparenza ai divieti di cumuli di cariche e conflitti di interessi, fino alla prevenzione di pressioni indebite e a precise prescrizioni sui finanziamenti. Sono temi che costituiscono il prerequisito e la lente attraverso cui guidare l’agire pubblico in tutte le sue manifestazioni» dichiara la consigliera Gloria Canestrini che è la portavoce di questo gruppo di professionisti.

«Cruciale è certamente monitorare l’assegnazione degli appalti e degli affidamenti: c’è davvero la proclamata rotazione o lavorano sempre le stesse ditte amiche? A tal fine Rinascita Rovereto ha già avviato alcuni focus nell’unico intento di verificare le buone prassi di cui il Comune si è spesso detto detentore. Occorre poi ricordare che fuori dal Palazzo l’emergenza Covid 19 ha portato con sé anche un’emergenza sociale ed economica oltre che sanitaria ed ha acuito alcuni fenomeni come l’illegalità diffusa, specie le truffe on line, l’usura, la corruzione, il radicamento della criminalità organizzata nei settori produttivi” aggiunge Canestrini. Le iniziative, per ora in tempo di Covid, sono mirate a produrre petizioni, articoli, inchieste, comunicati».

Il Comitato per la legalità e la trasparenza (COLT) intende in questo modo porsi a servizio di chiunque voglia segnalare quello che non funziona nella convinzione che la politica - per far ripartire il paese - deve dare risposte concrete, costruendo percorsi di legalità e trasparenza a partire dal buon funzionamento della macchina amministrativa, da un sistema di opendata generalizzato, dal rapporto con i cittadini e con i territori, dall’assegnazione degli appalti e degli affidamenti fino alla lotta senza quartiere contro la criminalità organizzata.


«La crescita sociale ed economica e gli strumenti necessari per favorirla hanno bisogno di condizioni ambientali in cui la legalità e lo scrupoloso rispetto delle regole diventi una linea spartiacque di ogni scelta amministrativa pubblica» afferma Gloria Canestrini.

La sede di COLT è  in via Campagnole 30, Rovereto.
Si può contattare via mail comitatocolt@ gmail.com oppure telefonicamente 320-2631550.
Via mail sarà possibile ricevere tutti gli aggiornamenti sulle attività svolte.

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