Golden Globes, è l'anno delle donne (e di Netflix)
Due grandi escluse, Sophia Loren e Meryl Streep, tre donne registe candidate, tanti britannici e un’italiana (Laura Pausini), un onore postumo a Chadwick Boseman per “Ma Rainey’s Black Bottom”. “Mank”, il film di David Fincher sull’epoca d’oro di Hollywood e la creazione di “Quarto Potere”, guida le nomination dei prossimi Golden Globes con sei candidature tra cui quella per il miglior film drammatico, alla pari con la serie tv sui reali britannici “The Crown”.
Prodotto da Netflix e girato in bianco e nero, “Mank” ha battuto di una nomination un altro film Netflix, “The Trial of the Chicago Seven” di Aaron Sorkin.
Sempre di Netflix, la quarta stagione di “Crown” ha battuto di una lunghezza i canadesi di “Schitt’s Creek” che hanno fatto piazza pulita agli ultimi Emmy, mentre “The Undoing” di Hbo e “Ozark di Netflix hanno ottenute quattro nomination ciascuna. I Golden Globes sono assegnati ogni anno dalla Hollywood Foreign Press: l’edizione 2021, presentata da Amy Pohler e Tina Fey da Los Angeles e New York, andra’ in onda il 28 febbraio, nella data lasciata libera dagli Oscar, e sara’ la prima senza Lorenzo Soria, il giornalista italiano che per anni aveva presieduto l’associazione dei giornalisti stranieri nella mecca del cinema.
Il film di Edoardo Ponti “La vita davanti a sé” (The Life ahead) ha ottenuto due candidature: gareggerà come miglior film in lingua straniera e per “Io sì/Seen” cantata da Laura Pausini e frutto della collaborazione con Diane Warren e Niccolò Agliardi.
Tre donne registe: un record per una singola edizione e una grande notizia dopo l’esclusione l’anno scorso di Greta Gerwig. Quest’anno Chloe Zhao (”Nomadland”), Regina King (”One Night in Miami”) e Emerald Fennell (”Promising Young Woman”) si sono aggiunte a Barbra Streisand, Jane Campion, Sofia Coppola, Ava DuVernay e Kathryn Bigelow che avevano gia’ ricevuto, ma in anni diversi, lo stesso onore.
Tanti grandi esclusi: tra i film, “Da Five Blood” di Spike Lee (i cui figli avranno il ruolo di ‘ambasciatori’ della cerimonia) e “Ma Rainey’s Black’s Bottom” anche se oltre a Boseman anche Viola Davis ha ottenuto una candidatura. E poi, oltre alla Loren, Meryl Streep che avrebbe potuto correre con “The Prom” e “Let them talk” e Zendaya per “Malcolm and Marie”. Hanno portato oltreatlantico nomination tante star britanniche, a cominciare da Olivia Colman, Emma Corrin e Josh O’Connor (rispettivamente la regina Elisabetta, Lady Di e il principe Carlo) di “The Crown” e Daisy Edgar Jones, la tormentata teen-ager della miniserie “Normal People”. E poi Riz Ahmed, (”Sound of Metal), Anthony Hopkins (”The Father”), Gary Oldman (”Mank”) e Sasha Baron Cohen per “Trial of the Chicago 7” in cui ha la parte dell’attivista Abbie Hoffman e per il sequel di “Borat”, grazie al quale l’attrice bulgara Maria Bakalova ha ricevuto una nomination.