Un nuovo Caravaggio al Mart: arrivata la "Maddalena in estasi"
ROVERETO - In Val d’Aosta i musei sono aperti anche nel fine settimana. È il presidente del Mart Vittorio Sgarbi a sottolineare questo particolare e lanciare un appello anche alla Provincia di Trento, in occasione della presentazione della Maddalena in estasi, la nuova opera che arricchisce la mostra «Caravaggio. Il Contemporaneo».
«Ho chiesto anche al premier incaricato Mario Draghi che il buon senso lo induca a riaprire cinema e teatri anche durante i fine settimana - ha detto Sgarbi - certo con alcuni accorgimenti: ovvero mantenendo il numero limitato di ingressi».
Sul palco accanto al presidente del Mart anche l’assessore provinciale alla cultura Mirko Bisesti che si è mostrato aperto, ma cauto, sulla possibilità di aprire i musei trentini nei fine settimana: «Ci auguriamo che si superino le aperture esclusivamente infrasettimanali al più presto - ha detto Bisesti -, saremo in prima fila ad aprire dal primo weekend possibile».
Aperture a parte, l’occasione era quella di presentare al pubblico il nuovo arrivo all’interno della mostra che esplora la dimensione contemporanea di Caravaggio e sarà aperta fino al 30 aprile: la «Maddalena in estasi», arrivata da una collezione privata londinese, è esposta nella mostra principale della triade che compone «Caravaggio. Il contemporaneo». «È una versione della Maddalena che è forse quella di maggiore qualità fra i quadri di cui si dibatte - ha detto Sgarbi - chi viene per la prima volta a visitare la mostra avrà davanti un’opera che ha una convincente attribuzione a Caravaggio, in dialogo con il resto della mostra».
Le vicende dell’opera - dalla sparizione, al ritrovamento e le copie - hanno contribuito alla creazione del mito caravaggesco e ad alimentare il dibattito sulle sue opere. Nel 1606 Caravaggio uccide Ranuccio Tomassoni ed è dal suo rifugio a Paliano Romano, presso i Colonna, che dipinge la «Maddalena». Quando muore, quattro anni dopo, è il vescovo di Caserta a nominare l’opera assieme ad altri due quadri. Da lì in poi, non vi sono certezze sul destino della «Maddalena»: ci sono diverse versioni del dipinto accreditate, alle quali si aggiunge quella inedita proposta al Mart. «Caravaggio dipinse la Maddalena dopo l’uccisione di Tomassoni, e inizia qui un realismo tragico, diverso dall’esuberanza delle sue opere precedenti».
Accanto alla «Maddalena», nel Focus dedicato a Luciano Ventrone che accompagna l’esposizione principale sul Caravaggio, si sono aggiunti anche due nuovi quadri acquisiti dal Mart: si tratta di due nature morte di Piero Marussig, «Strumenti musicali I (Natura morta con violino)» e «Strumenti musicali II (Impressioni musicali)» entrambe del 1924 ed esposte alla XIV Biennale di Venezia.
Sgarbi ha parlato anche dei prossimi mesi al Mart, confermando l’arrivo delle mostre sui grandi maestri: «Abbiamo parlato a lungo di prospettive sui prossimi due anni del museo - ha spiegato il presidente - confermando che si aprirà a fine aprile Raffaello ed entro metà maggio Botticelli. Due mostre che conviveranno con la mostra su Boldini fino a fine agosto, proponendo un’offerta unica fra i musei italiani in questo momento». Nelle intenzioni di Vittorio Sgarbi anche quella di portare al Mart Chiara Ferragni nella mostra su Botticelli, come già fecero gli Uffizi: i primi contatti con l’influencer sono già stati presi dagli uffici del Mart. «Ferragni va intesa nella dimensione di sviluppare un’attenzione e curiosità dei giovani verso un classico come è Botticelli. Il taglio della mostra sarà quello di un dialogo fra un grande maestro del Rinascimento, la contemporaneità e la comunicazione. Gli Uffizi prima di noi ebbero un effetto di aumento di pubblico con l’immagine di Ferragni fotografata con la nascita di Venere e questo l’ha fatta entrare in un circuito di curiosità giovanile che credo sia positivo».
In conferenza stampa è stata annunciata anche la riapertura, dal 1 marzo, della Casa d’arte Futurista Depero.