Tutto Cattelan in mostra a Milano: da luglio all’Hangar Bicocca
Da dieci anni l’artista non esponeva nel suo paese, ora arriva una grande restrospettiva che comprenderà le sue opere più controverse e provocatorie
MILANO. Maurizio Cattelan torna in mostra in Italia con una grande retrospettiva progettata per gli spazi del Pirelli Hangar Bicocca a Milano. Intitolata Breath Ghosts Blind e curata da Roberta Tenconi e Vicente Todolí, la rassegna, che si terrà dal 15 luglio al 20 febbraio 2022, offre una summa di trent'anni di attività dell'artista veneto insieme con nuovi lavori pensati proprio per lo spazio milanese, che la presenta come "una visione della storia collettiva e personale attraverso una rappresentazione simbolica del ciclo della vita".
Nel coniugare nuove opere con la riconfigurazione di un lavoro storico, anticipano da Hangar Bicocca, "la mostra si sviluppa in una sequenza di atti distinti che affrontano temi e concetti esistenziali come la fragilità della vita, la memoria e il senso di perdita individuale e comunitario. L'inedito progetto site-specific metterà in discussione il sistema di valori attuale, tra riferimenti simbolici e immagini che appartengono all'immaginario collettivo".
Milano è del resto la città che ha accolto alcuni dei più noti interventi di Cattelan, dall'installazione in Piazza XXIV Maggio Untitled (2004) che ha fatto discutere non poco con i fantocci di tre bambini impiccati su un albero a L.O.V.E del 2010 , con la sigla che sta per Libertà, odio, vendetta, eternità, ovvero il celeberrimo e contestato 'dito medio' in Piazza Affari.
E' del 2016 invece la retrospettiva al Guggenheim di New York con il water in oro 18 carati, opera provocatoriamente intitolata 'America' (che in qualche modo citava Duchamp) seguita nel 2019 dall'esposizione alla Blenheim Art Foundation a Woodstock nel Regno Unito, che fece scalpore proprio per il furto del prezioso water. Sempre nel 2019 la partecipazione all' Art Basel Miami Beach con Comedian, opera realizzata attaccando un banana al muro con il nastro adesivo. In quest'ultimo caso si trattava di un'autocitazione da un'altra controversa installazione del 1999 nella quale aveva letteralmente appiccicato al muro, sempre con un nastro adesivo argento, il gallerista Massimo De Carlo, trasformato per tutto il giorno dellinaugurazione in opera vivente (e l'esperimento fece molto parlare anche perché alla fine della giornata per il gallerista fu necessario il ricovero in ospedale).
In questi anni ci sono stati anche altri progetti e mostre monografiche tra i quali Blenheim Palace, Oxfordshire (2019); Monnaie de Paris (2016); Solomon R. Guggenheim Museum, New York (2016 e 2011). L'ultima esposizione a Milano è del 2010 a Palazzo Reale. Nel 2014 a Torino, sesso e morte furono i temi della controversa Shit and Die, a Palazzo Cavour, nell'ambito di Artissima.