Appuntamento / In sala

CinemaZero: dalla retrospettiva di Rezza e Mastrella alle rare pellicole messicane di Eisenstein

Al Teatro Sanbapolis, con l’associazione il Funambolo, ed anche la «prima» di videoclip fatti in casa dagli studenti delle medie e del liceo Vittoria

di Fabio De Santi

TRENTO. Un festival dedicato al cinema “minore”, ovvero più libero, autonomo e indipendente rispetto al cinema che solitamente arriva nelle sale e che vuole guardare al cinema artigianale in opposizione a quello di cassetta che va per la maggiore. Queste le coordinate di “CinemaZero”, organizzato dal collettivo Il Funambolo in collaborazione con Atu e il sostegno di Opera Universitaria di Trento, che si è aperto ieri e proseguirà fino al 4 luglio, vive la sua tredicesima edizione, in realtà doppia perché ingloba l'ultimo biennio, al Teatro Sanbàpolis.

Una serie di proiezioni gratuite segnate dalla retrospettiva sull’opera di Rezza - Mastrella, in cui sarà possibile vedere tre lungometraggi, “Milano, via Padova”, “Troppolitani, Valle occupato” e “Samp”, un mediometraggio e un buon numero di cortometraggi scelti da Alberto Brodesco.

In questa scoperta accompagneranno il pubblico proprio Antonio Rezza e Flavia Mastrella con due collegamenti in diretta streaming.

Ma CinemaZero è anche e soprattutto il concorso internazionale che ogni anno scova dei veri e propri gioielli della produzione iper-indipendente di tutto il mondo, che difficilmente è possibile reperire altrove o sulle piattaforme streaming. In competizione quest'anno 16 opere, scelte fra le oltre 500 pervenute da tutto il pianeta: “Si tratta - spiegano gli organizzatori - di cortometraggi entro i 20’ di durata, tutti realizzati da singoli autori o da piccoli gruppi, in maniera artigianale, con una produzione ridotta all’essenziale. Vi si trovano documentari (si va dal deserto del Sahara al Perù), finzione, video-arte, animazione e tanti progetti di difficile definizione: lo spettatore curioso non potrà che restare sorpreso dalla qualità di questi film e dalla varietà dei linguaggi utilizzati”.

Se, come evidenziato, le quattro serate sono dedicate a Rezza - Mastrella e al concorso, le sessioni pomeridiane offrono un ricco programma fuori concorso come “Qué viva México!”, del regista sovietico Eisenstein, che negli anni ’30 ha girato alla scoperta del Messico e “American buffet” un disco di Marco Parente, figura di rilievo della scena indipendente italiana, da vedere oltre che ascoltare, spontaneamente definito “discometraggio”.

Anche in questa edizione al concorso principale si affianca SguardoZero: un progetto parallelo del Fcz e di il Funambolo finalizzato alla produzione di corti realizzati secondo un'idea di “cinema zero” da under 30 del territorio trentino. Sempre del progetto SguardoZero fa parte “Nuove visioni di vecchio sguardi”, ovvero sei film di montaggio realizzati nell'ambito di una collaborazione con la Fondazione Museo Storico del Trentino, che ha fornito la “materia prima”, ovvero alcuni rulli di filmini familiari del proprio archivio che i partecipanti hanno trasformato con la propria creatività.

Nella sessione del primo pomeriggio di domenica ci si concentra su due progetti legati al mondo della scuola: “Nel ventre della balena” è il progetto con cui Fondazione Caritro ha invitato gli studenti delle scuole medie a raccontare pandemia e lockdown con “film fatti in casa” mentre il Liceo Artistico “A. Vittoria” porta in sala il videoclip “Solo dettagli”, un progetto scolastico della classe 3E Audiovisivo e Multimedia. Per tutti i dettagli: www.festivalcinemazero.it.

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