Parte il Blue Lake Festival, emozioni sul lago di Caldonazzo con Bruno Bavota
Protagonista di importanti colonne sonore del cinema italiano, l’artista apre la rassegna, poi Vanessa Haynes a Piné e l’Orchestra del Conservatorio di Trento
LEVICO. Si apre venerdì 23 luglio, alle 21, al Lido di San Cristoforo, con il concerto di Bruno Bavota, musicista noto anche per aver partecipato anche alla colonna sonora di "The New Pope" e "The Young Pope" di Sorrentino, l'edizione 2021 del Blue Lakes Festival che si terrà fra luglio e settembre. Tre appuntamenti, tutti ad ingresso libero fino ad esaurimento dei posti stabiliti in base alle normative per il Covid vigenti al momento dello spettacolo, organizzati da Piattaforma Eventi con il sostegno di Apt Valsugana, Pat, Comunità di Valla Alta Valsugana e Bersntol, Comune di Levico e Cassa Rurale Alta Valsugana.
Il secondo appuntamento sarà quello del 6 agosto sulla Spiaggia libera del lago delle Piazze sull'altipiano di Pinè, sempre alle 21, con lo show della cantante Vanessa Haynes, accompagnata da alcuni componenti degli «Incognito», mentre a settembre, in una data e in una location che verranno stabilite nei prossimi giorni, l'Orchestra del Conservatorio di Trento proporrà lo spettacolo "Universo Pop".
«Il Blue Lakes Festival che torna in un momento non facile per la musica live - spiega all'Adige Pino Putignani di Piattaforma Eventi - ha scelto deliberatamente di porre dei limiti ma che non cede in termini di qualità offrendo una proposta interessante anche in termini di novità: un astro nascente fra i compositori italiani come Bavota, un artista anglosassone non così nota ma fortemente apprezzata dalla scena soul internazionale che è stata a lungo al fianco di Van Morrison e adesso è anche vocalist di Anastacia per chiudere poi con un progetto tutto dedicato al pop di qualità con l'Orchestra del Conservatorio di Trento».
Fra pochi giorni il Blue Lakes Festival accoglierà Bruno Bavota musicista con un dono straordinario per la composizione di canzoni sincere e profondamente efficaci. Armato di una pedaliera di effetti e processori, Bavota manipola la sua musica in tempo reale durante la sua performance. Muovendosi abilmente tra pop da camera e modern-classic, già paragonato ad artisti del calibro di Dustin O’Halloran, Nils Frahm, Ludovico Einaudi ed Ólafur Arnalds, ma distinguendosi con uno stile peculiare su Bavota scommettono già in tanti a partire dal regista Sorrentino che ha voluto alcuni suoi brani per la colonna sonora di "The New Pope", anche con il brano“If Only My Heart Were Wide Like the Sea”, e "The Young Pope".