Valsugana a tutto jazz: si parte con i Gypsytrio, manouche e musette a tutto spiano
Oggi a Grigno la formazione che propone un omaggio a Django Reinhardt ed alla musica continentale ispirata alla tradizione gitana
GRIGNO. Si apre stasera, venerdì 23 luglio, alle 21 all'Antica Pieve di Grignom nel segno della musica jazz manouche e di un omaggio a Django Reinhardt la diciannovesima edizione del Valsugana Jazz Tour.
Il primo appuntamento del festival organizzato dall'associazione FareJazz e che dal 2003 ad oggi ha portato decine di formazioni in varie location della Valsugana è quello con il Gypsytrio, accompagnato dal fisarmonicista Enzo Moretto.
Il 31 luglio doppio concerto a Levico: alle 20 i suoni di strada della 1000 Lire Dixie Band nel segno della street jazz music e a seguire le note del Fiorenzo Zeni Quartet. A segnare il mese di agosto del festival il Lake Special Event, del 6, in loc. Valcanover, mentre il 9 settembre a Pergine suoneranno i musicisti dalle FareJazz Big Band.
La chiusura del Valsugana Jazz Tour è affidata, il 21 settembre a Pergine, allo spettacolo del Two 4 You.
Intanto on stage il progetto Gypsytrio che si pone come obiettivo la diffusione della musica jazz manouche di Django Reinhardt, la cui caratteristica è uno “stile” inconfondibile, elegante e virtuoso di suonare la chitarra acustica. Django Reinhardt, musicista-compositore di origini sinti è stato definito come “il padre del jazz europeo”.
Lo swing-manouche ha un sound molto spontaneo ed orecchiabile, suonato e ripreso sempre di più da parecchi musicisti contemporanei e che risente di influssi e sfumature caratteristici della musica dell'est europeo.
L'attuale formazione del Gypsytrio vede Andrea e Massimiliano Sartori alle chitarre acustiche e Paolo Boninsegna al contrabbasso mentre per questlo live è stato invitato anche il fisarmonicista Enzo Moretto, fisarmonicista che dopo un lungo percorso nella musica popolare si è spinto verso lo swing, il jazz ed il tango argentino, conoscendo poi il klezmer, il gipsy e la musica balcanica.
"Questo concerto – ci ha spiegato Andrea Sartori – sarà dedicato allo swing manouche e particolare attenzione sarà data ad un’esecuzione rigorosamente acustica CON le classiche sonorità delle chitarre stile Selmer Maccaferri, suonate anche dallo stesso Reinhardt. Il programma spazia da classici di Django, come Minor Swing, Nuages e Douce Ambiance, Troublant Bolero)ì, a standard jazz (Place du Tertre, Swing 42, I can't give you anything but love, Sweet Gerogia Brown) ma non mancheranno pezzi della tradizione manouche e musette anni ’30 riscoperti, riarrangiati e raramente eseguiti in pubblico fra Montagne Saint Genevieve, Indifference, Brise Napolitainen e Gin Gin".