La nuova «Arena» per Vasco? Sarà un grande prato a San Vincenzo, costerà due milioni
Parla l’ingegner De Col, capo della protezione Civile: «I parcheggi saranno fuori città, lì serviranno soprattutto servizi igienici per 120 mila persone. Ma se ce l’hanno fatta a Modena...»
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TRENTO. Il riferimento è lui, il capo della Protezione civile, Raffaele De Col. A lui, che ben conosce l'area di San Vincenzo avendone gestito i vari passaggi (utilizzo parziale come discarica degli inerti della galleria d Moena, ipotesi cittadella militare, realizzazione del drive through vaccinale) la responsabilità della logistica del mega concerto di Vasco Rossi.
Ingegner De Col, come vi state muovendo per la organizzazione del grande evento del 20 maggio 2022?
«Stiamo lavorando con i tecnici dello staff di Vasco Rossi, per definire come allestire l'area. Quando avremo pronto il progetto, lo presenteremo pubblicamente».
Qual è l'ipotesi cui lavorate?
«Ci sarà semplicemente una sistemazione dell'area, per ospitare l'evento, come è stato fatto per il concerto di Modena».
L'intera area di San Vincenzo misura 27 ettari. Quanta ne servirà?
«La Provincia, dopo la chiusura dei contenziosi con alcuni privati, è proprietaria di 26 ettari. Per il concerto ne occuperemo almeno 20: per gli spettatori, per il palco, per il back stage, per il sistema di protezione, perché saranno predisposte adeguate vie di fuga».
Come si accederà all'area concerto?
«Solo a piedi, o con pullman navetta».
E i parcheggi?
«Saranno dislocati su aree fuori città, come fatto per l'adunata degli alpini. Utilizzeremo anche l'area del nuovo ospedale di via al Desert, posto che alla data del concerto i lavori non saranno ancora iniziati. I parcheggi non sono un problema».
Il palco dove sarà collocato?
«Ne stiamo ragionando con lo staff tecnico di Rossi, che sta facendo le opportune verifiche foniche. Dopo, si deciderà se metterlo a valle del Dorigoni o al centro dell'area».
Niente asfalto?
«No, sarà un prato, un'area verde attrezzata...».
C'è uno "scalino" rispetto all'area del drive through…
«Sì, di 70-80 centimetri. Ma sarà più o meno raccordato con il resto dell'area».
I sottoservizi ci sono già per il drive through?
«Ci sono i nodi, ma l'area è da infrastrutturare. E si dovranno piazzare i servizi igienici provvisori della protezione civile, come fatto con gli alpini, per la durata del concerto».
Centoventimila persone concentrate in poche ore…
«Sì, è una situazione diversa rispetto alle 300 mila dell'adunata degli alpini, distribuite su tre giorni e orari diluiti. Ma si tenga conto che molti spettatori arriveranno già tre giorni prima...».
Ma 120 mila significa raddoppiare il numero degli abitanti di Trento.
«Non dico che non sia un problema. Ma si tratta di pianificare. Ci sentiremo anche con il Comune. Ci sarà una cabina di regia. Non si improvvisa nulla. Se Modena ce l'ha fatta con 250 mila persone, perché Trento non potrebbe accoglierne 120 mila?».
Parliamo di soldi: quanto costerà allestire l'area? Avete già speso 800 mila euro per il drive through vaccinale.
«Attenzione, per allestire l'area del drive through in realtà ne abbiamo speso 300 mila, compresa l'asfaltatura. Il resto sono per i materiali che servono per eventi come il concerto di Vasco Rossi».
Quali materiali?
«Tendoni, servizi igienici, prefabbricati in dotazione alla Protezione civile».
Quindi, quali saranno i costi?
«Per sistemare i 14 ettari, oltre il drive through, stimiano servano 2 milioni di euro. Ovviamente, poi, l'arena potrà essere utilizzata per altri concerti, minori».
C'è compatibilità con il Prg?
«Sì, perché sarà un'area verde con strutture a basso impatto visivo».