Museo Diocesano: dopo la bufera sull'addio di Primerano, alla direzione arriva Andreaus
L'arcivescovo Lauro Tisi avrebbe deciso il nome successore, puntando sul docente di economia aziendale all'Università di Trento
IL CASO Dalla mostra alle dimissioni: le polemiche
RETROSCENA Il Simonino, gli attacchi della destra e il silenzio del vescovo
TRENTO. Dopo la bufera cominciano a dipanarsi le nubi attorno al Museo Diocesano Tridentino. Le dimissioni della direttrice, Domenica Primerano, avevano creato venti di tempesta, lasciando in questi giorni il Museo senza guida, ma l'Arcivescovo Lauro Tisi si sarebbe deciso sul successore: Michele Andreaus, docente di economia aziendale all'Università di Trento.
La scelta non è stata ancora resa pubblica dall'Arcivescovo, ma ne ha parlato con diversi suoi stretti collaboratori.
Si capisce quindi l'irritazione, la settimana scorsa, di Domenica Primerano quando, al ricevimento del Grand Prix europeo per la didattica museale ottenuto dal Diocesano, aveva elencato a Tisi, seccamente, davanti a tutti, le qualità che avrebbe dovuto avere il suo successore.
Sono cinque: competente, collaborativo, creativo, coraggioso e dialogante.
Tisi, di fronte all'arrembante Primerano ha annuito. Segno che Andreaus ha per lui queste cinque qualità. Facciamo un piccolo passo indietro. Domenica Primerano si è dimessa formalmente con una lettera a Lauro Tisi l'8 agosto.
Per lei l'Arcivescovo avrebbe dovuto difenderla dalle lettere che erano arrivate in curia contro la sua decisione di rendere permanente la mostra sul Simonino, «L'invenzione del colpevole» e soprattutto di riutilizzare per questa musealizzazione la cappellina di San Pietro, dove fino al 1965 era presente la salma del bambino della cui morte furono accusati gli ebrei trentini, poi giustiziati nel 1475.
Una decisione che non è piaciuta ad alcune decine di intellettuali che hanno sottoscritto una lettera a Tisi chiedendogli di fermare il progetto.
Tra loro, l'ex giudice Carlo Ancona; i giornalisti Enrico Franco e Alberto Folgheraiter; il drammaturgo Renzo Fracalossi; i docenti Vincenzo Calì, Diego Quaglioni e Oliviero Stock; Alberto Beltrami del Religion Today e Lia Giovanazzi Beltrami; Anna Maria Trenti Kaufman; l'archivista Anna Guastalla. Preoccupati di un ritorno del culto del Simonino e dell'antisemitismo.
Preoccupazioni di non tutto il mondo ebraico, però, perché la presidente delle comunità ebraiche italiane, Noemi Di Segni, ha scritto a Tisi una lettera di segno opposto.
In tutte queste tensioni, alla fine Primerano è riuscita a rendere permanente la mostra e a vincere un gran premio europeo. Ma non è riuscita a riconciliarsi con l'Aricivescovo Lauro Tisi.
Così, consegnata la lettera l'8 agosto, passati i due canonici mesi, la direttrice ha salutato tutti e se n'è andata. Non prima di aver fatto l'elenco delle cinque qualità.
La domanda, insomma, esce: sarà in grado un docente di Economia aziendale di dirigere un Museo di arte sacra? Certo, sostituire Primerano, che ha diretto il Diocesano per 32 anni, sarà una grande sfida.