A Trento Kiko Dinucci: il nuovo battito della musica brasiliana nel segno di "Rastilho"
L'esponente di primo piano della nuova musica carioca salirà sul palco insieme alla cantante Juçara Marçal
TRENTO. "Rastilho esplora le trame della musica folk con uno stile percussivo e corposo e un'energia tesa che ricorda . l'esperienza di Kiko nella scena punk della città".
Sono queste le parole che la prestigiosa rivista americana Pitchfork dedica al nuovo album del musicista brasiliano Kiko Dinucci “Rastilho”.
Un lavoro che sarà il cuore del live di stasera, 27 novembre, alle 21,al Teatro SanbàPolis, per la Stagione musicale del Centro Santa Chiara.
Kiko Dinucci (chitarra, voce), salirà sul palco insieme alla cantante Juçara Marçal che lo accompagna in questo tour europeo che per l’Italia fa tappa solamente a Trento.
Kiko Dinucci da San Paolo, nome d'arte di Cristiano Dinucci, cantante, compositore, strumentista, artista e regista, è considerato come uno dei personaggi chiave della nuova scena musicale brasiliana.
Cresciuto a Guarulhos, dove è stato membro di diverse rock band, tra cui i Personal Choice negli anni ’90, nel 2007 ha iniziato la sua carriera come compositore, come coautore di otto dei brani dell'album Padê, della cantante Juçara Marçal che sarà con lui sul palco anche a Trento.
Nel 2008 ha pubblicato l'album samba-punk Pastiche Nagô, con Bando Afromacarrônico.
Nel 2011 ha fondato i gruppi Metá Metá sempre insieme a Juçara Marçal e con Thiago França, e poi i Passo Torto, con Romulo Fróes, Rodrigo Campos e Marcelo Cabral.Il suo primo album da solista, intitolato Cortes Curtos, è uscito nel 2017 ed è un concept che raccoglie cronache ambientate a San Paolo attraverso l’esplorazione del dirty samba sound, un samba influenzato da rock, punk e post-punk.
Al Sanbàpolis Dinucci porterà live il suo secondo e ultimo lavoro solista, “Rastilho”, uscito nel 2020, un progetto capace di «reimmaginare magistralmente il samba acustico nel mezzo di un momento politicamente difficile della storia del Brasile» e sembra «evocare gli Afros-Sambas di Baden Powell e Vinicius de Moraes in un mondo alla rovescia», portando con sé le influenze delle leggende della canzone brasiliana e della chitarra acustica come Dorival Caymmi, João Bosco o Gilberto Gil.
Acclamato dalla critica e dal pubblico “Rastilho” è stato registrato e mixato in analogico riuscendo a costruire intorno alla propria essenza sonora un'atmosfera speciale e intima che ricorda i grandi capolavori brasiliani degli anni '60 e ’70.
Su questo suo lavoro Dinucci ha raccontato: “Ho sempre voluto fare un disco dedicato alla chitarra», e Rastilho è davvero un album in cui questo strumento ha un ruolo centrale e assoluto che sovrasta anche la voce e le parole".