Suoni Universitari: a Sanbàpolis la finale con Maitea, Fede Baracchi, Shefound, Toolbar e il live di Marco Castello
Oggi, mercoledì 1° dicembre, al teatro dello studentato di San Bartolameo a Trento sud, l'ultima sfida per la sedicesima edizione della manifestazione: in chiusura il set del cantautore siracusano
TRENTO. Ultima sfida, fra Maitea, Fede Baracchi, Shefound e Toolbar, per la sedicesima edizione del concorso Suoni Universitari.
L'appuntamento è quello di stasera al Teatro Sanbàpolis dell'Opera Universitaria di Trento per un live che verrà chiuso dal set del cantautore siracusano Marco Castello (foto).
In gara la cantautrice di Cles Elisa Olaizola in arte Maitea con una band al suo fianco che renderà ancora più incisive le sue ballate sospese fra pop e rock.
Anche Fede Baracchi, polistrumentista originario della provincia di Modena che studia canto e composizione al conservatorio Bonporti di Trento, si farà accompagnare da altri musicisti.
Arrivano da Vicenza i Shefound con un repertorio rock, sostenuto dalla voce di Nicole, i cui testi raccontano delle storie con l'obiettivo di scavare nell'animo di chi ascolta.
I rivani Toolbar porteranno a Suoni la loro creatività che mescola in generi, dal rock all'hip hop, giocando su live energici e trascinanti, forti di un grande interplay, groove e sezioni improvvisate.
Le note saranno poi quelle di Marco Castello con le canzoni del suo album di debutto "Contenta tu" arrivato dopo il successo di singoli come "Porsi", "Torpi" e "Dopamina".
Quello di Castello è un piacevole mix di pop, funk, jazz e blues, melodie sbarazzine e orecchiabili dal groove trascinante che fa battere il piedino e canzoni intime e delicate capaci di trasportare altrove l'ascoltatore.
"Contenta tu" affianca con sapienza canzoni eterogenee e imperniate di tante piccole trame dove batteria chitarre, fiati, tastiere e synth creano soluzioni armoniche sempre diverse dando vita a un sound fresco e leggero, elegante e al tempo stesso grezzo. Un tuffo nei ricordi tra gite scolastiche, corse in motorino, jam session, primi baci e notti in spiaggia a guardare le stelle.
Un racconto degli anni trascorsi da Marco nella sua città, Siracusa, dopo aver studiato a Milano, girato il mondo a fianco di Erlend Øye dei Kings of Convenience nel progetto La Comitiva, e avervi fatto ritorno.
Un vero e proprio ritorno alle origini in cui il musicista è capace di cercare (e trovare) la poesia nel grottesco, mettendo insieme alcune delle contraddizioni della società contemporanea, a partire da quelle della propria città.