Eventi / Il caso

Festival dell’Economia, Torino sceglie di cambiare data per non «sovrapporsi» a quello analogo di Trento

Un occhio al pubblico, e alla convivenza: enti e finanziatori piemontesi scelgono la linea morbida «per la buona riuscita del Festival già dalla prima edizione e per tutte le edizioni successive»

TORINO. No alla sovrapposizione del Festival Internazionale dell'Economia con manifestazioni analoghe organizzate nelle stesse date. È il pensiero condiviso dagli enti promotori e finanziatori della manifestazione che, al termine dell'incontro odierno del comitato organizzatore locale, confermano la "massima collaborazione affinché l'evento possa svolgersi in un contesto di armonia istituzionale". E auspicano che Editori Laterza e il professor Tito Boeri, direttore scientifico dell'evento, "possano concordare sullo slittamento delle date per la buona riuscita del Festival già dalla prima edizione e per tutte le edizioni successive". 

Le istituzioni hanno quindi deciso di vincolare il finanziamento dell'edizione 2022 alla scelta di una nuova data, che potrebbe collocarsi alla fine del mese di giugno al fine di evitare la sovrapposizione con manifestazioni analoghe e ripercussioni nella partecipazione di ospiti, pubblico e organi di stampa.

Il riferimento, anche se non viene mai citato, è al Festival dell'economia di Trento, che dopo il divorzio da Editori Laterza da quest'anno viene organizzato dal Sole 24 Ore.

Apprezza la conferma del proprio supporto al Festival di Torino da parte delle istituzioni finanziatrici la Fondazione Collegio Carlo Alberto, coordinatore degli enti promotori e finanziatori, con l'auspicio che Editori Laterza e il professor Boeri "possano concordare sullo slittamento", considerato il sopravvenuto vincolo posto sulla disponibilità finanziaria.

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