Fies, un festival "espanso" con un weekend imperdibile e cannibale: spettacoli, talk e mostre
Oggi e domani ultimi due giorni di «Un Weekend Cannibale da Sogno»: in scena le prove aperte di importanti compagnie internazionali, e nel parco come sempre cibo e confronto
DRO. Ha preso il via a Centrale Fies «Un Weekend Cannibale da Sogno». Ieri con la danza di Alessandro Sciarroni con la sua ultima opera intitolata «Dream». Ma ci sono anche le due mostre ad ingresso gratuito: «Kas», la mostra collettiva di natura performativa con le opere di Mohamed Abdelkarim, Simon Asencio, Miriam Cahn, Giulia Damiani & Le Nemesiache, Alessandra Ferrini, Belinda Kazeem-Kaminski, Alfeno Liboni, Vanja Smiljanic a cura di Simone Frangi e Barbara Boninsegna e, in Mezzelune, la mostra personale di Binta Diaw intitolata «the Land Of Our Birth Is a Woman». E l'installazione «Sevy: the collective houseplant», visitabile dalle 19 alle 22 alle Terme, dell’artista Sintetico (Marco Calzolari).
“Sarà un fine settimana che ramifica a partire dal Manifesto Cannibale di CollettivO CineticO - afferma la coreografa Francesca Pennini - un focus sulla compagnia che diventa esercizio di evasione in ambiti altri. Sarà un invito all’esperienza diretta, alla complicità, al gioco, alla condivisione come paradigma fondamentale della relazione con spettatrici e spettatori”. Il Cannibalismo viene inteso come la volontà di scardinare la distanza tra noi e l’altro, come persona e come specie, pensando un nuovo modo di stare nel performativo.
Se la serata di ieri è stata segnata dall’intenso CollettivO CineticO, con la coreografa Francesca Pennini, ed il suo «Manifesto Cannibale. Esercizi di pornografia vegetale», oggi e domani si prosegue.
Oggi alle ore 18:00 – 24:00 in Galleria Trasformatori «KAS | Exhibit» con Mohamed Abdelkarim, Simon Asencio, Miriam Cahn, Giulia Damiani e Le Nemesiache, Alessandra Ferrini, Alfeno Liboni, Belinda Kazeem-Kamiński, Vanja Smiljanić. Alla sala Mezzelune «Binta Diaw | The Land Of Our Birth Is a Woman»; ore 19:00 – 22:00 «SINTENTICO (Marco Calzolari) | Sevy: the collective houseplant».
Stasera alle 21 in sala Turbina 1 il CollettivO CineticO/Francesca Pennini con il « MANIFESTO CANNIBALE esercizi di pornografia vegetale», e per finire lo «Sleeping Concert».
Domenica il gran finale. La giornata di domenica 29 maggio ha una programmazione mattutina che prevede dei workshop e talk.
Si inizia con FITONESS - esercizi vegetali per corpi animali a cura di Francesca Pennini e Collettivo Cinetico dalle 10:00 alle 11:00 al Parco di Centrale Fies. Il FITONESS è un eserciziario creato per MANIFESTO CANNIBALE, gioca sulla parola fitness e nella dimensione vegetale muta in fitoness, è una microdanza accessibile a chiunque voglia praticare. A seguire alle ore 11:00 sempre al Parco di Centrale Fies avrà luogo il FORAGING con Guido Omezzolli + PIC NIC CANNIBALE a cura di Maso Limarò, concept CollettivO CineticO: un percorso di conoscenza del territorio -e di noi- attraverso il corpo e il bosco: la ricerca di cibo spontaneo e dai sapori inaspettati.
Dalle 17:00 si dà il via alle performancein Forgia con le performance di CollettivO CineticO/Francesca Pennini, presenti in tutte le giornate della programmazione un weekend cannibale da sogno. Con due repliche al giorno di WOW e altri suoni antirughe) – Misteri intatti, presenti coatti, azioni riciclate e cose appena nate, la seconda replica alle 19:30, CollettivO CineticO chiede al visitatore di accettare come atto di fede e di non conoscere a priori l’esperienza che farà. A seguire al parco di Centrale Fies i partecipanti sono invitati ad assistere alla conversazione tra Francesca Pennini e l’antropologo Paolo Pecere che recentemente ha scritto il Dio che danza si è occupato di stati di trance, stati dionisiaci legate alle pratiche della danza in varie culture, ottimo interlocutore con i temi trattati in questa programmazione dove il sogno e il sonno fanno dal protagonista. come l’uomo attraverso pratiche fisiche lunghissime trascende, entra in una dimensione di trascendenza, altre forme di presenza, tra cui la dimensione dell’immobilità, tema di MANIFESTO CANNIBALE.
Dopo un aperitivo al Parco di Centrale Fies si invita il pubblico per un ultimissimo rito partecipato intitolato URUTAU di CollettivO CineticO. URUTAU è il nome di un uccello sudamericano notturno, sarà una pratica partecipata legata all’ultima parte di manifesto cannibale. Tale azione assumerà un carattere di metaformosi entrando in un altra dimensione con un rilancio mistico.
Info e prenotazioni sul sito https://www.centralefies.it/#