Il concerto di Vasco? Divina: lo organizzavamo noi del Centro Santa Chiara, senza contratti capestro, ma l’abbiamo saputo dal giornale
Il presidente è stato contattato dall’assessore Bisesti, che preme perché l’ente si prenda la Music Arena e faccia un altro grande evento. «Sì, ma con meno gente, stavolta ci è andata di lusso e abbiamo pagato tutto. Il Comune di Modena, invece, per un concerto di Vasco si fa dare 300 mila euro...». E l'indotto... è da vedere
IL BIS Fugatti vuole un altro evento. Ianselli frena
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TRENTO. Il Centro Santa Chiara è pronto ad occuparsi di realizzare i prossimi concerti nella Trentino Music Arena dell'area San Vincenzo a Mattarello, - si pensa già a una data per metà settembre, - ma non certo delle dimensioni "mega" di quello di Vasco Rossi e che piacerebbero ancora al presidente Fugatti, né con quel «contratto capestro» per l'ente pubblico, in base al quale la Provincia si è fatta carico di tutte le spese e di tutti i rischi, compreso l'invenduto.
Lo mette subito in chiaro l'ex senatore leghista Sergio Divina, presidente del Centro servizi culturali Santa Chiara, che nei giorni scorsi è stato coinvolto nell'organizzazione di questi eventi dall'assessore provinciale alla cultura Mirko Bisesti.
Presidente Divina, ci conferma che vi occuperete voi di programmare i prossimi concerti alla Trentino Music Arena?
Sì, anche se diciamo che per ora ci è stato detto solo verbalmente in un paio di incontri che ho avuto con il nostro assessore di riferimento Bisesti. L'assessore ci ha chiesto di riuscire a realizzare un altro concerto già quest'anno e poi preparare un programma per l'anno prossimo.
Quindi siete disponibili e attrezzati per farlo?
Certo che noi lo possiamo fare, ma prima vanno chiariti tanti aspetti. Noi, ad esempio, pensiamo che sia azzardato fare concerti di quelle dimensioni (120.000 persone per Vasco, Ndr.); è andata bene, ma con un grosso punto di domanda. E direi che è meglio non esagerare con la buona sorte.
Secondo voi su quell'area si potrebbero organizzare concerti fino a quanti spettatori?
Ho già parlato con il direttore (Massimo Ongaro, Ndr.) che è uno navigato. E lui dice che già 15-20 mila spettatori per Trento potrebbero essere numeri importanti. Quell'area lì potrebbe sopportarne fino a 30.000, forse anche 40.000 persone, ma va infrastrutturata, perché mancano molte cose a partire da servizi, parte elettrica, parcheggi.
Poi bisogna capire cosa la Provincia vorrà farne dell'area. Ho visto che anche il Comune di Trento vuole essere della partita e penso che sia corretto che sia così. Poi c'è il grosso tema della manutenzione. Perché se un teatro lo uso solo alcuni mesi all'anno, basta fare un giro di chiave: si chiude e poi si riapre e si dà una spolverata, ma non mi costa niente. Qui è diverso.
Certo, l'area San Vincenzo per quanti mesi all'anno potrebbe essere utilizzata?
Primavera-estate. A settembre è già un azzardo, ma la manutenzione va fatta tutto l'anno. E chi la fa? Il Comune? La Provincia? O noi, facendo un appalto con ditte private? Comunque costa.
Poi se si fa un concerto con 40.000 spettatori vuol dire un artista con un cachet proporzionato.
A proposito dei costi dell'artista. Per avere Vasco la Provincia ha firmato un contratto anomalo, che copriva tutte le spese compresi i biglietti invenduti. Sarà così anche per i prossimi musicisti che si inviteranno a suonare a Trento?
Assolutamente no. Il Servizio grandi eventi o relazioni pubbliche della Provincia poteva farci almeno una telefonata. Noi abbiamo una struttura dedicata a fare contrattualistica nazionale e internazionale. Avremmo fatto probabilmente un contratto più vantaggioso. Ma devo dire che nessuno ha interpellato il Centro S. Chiara. Noi abbiamo aperto il giornale una mattina e abbiamo visto che arrivava Vasco, come tutti.
Voi dunque non proporrete un contratto come quello offerto a Vasco?
Se danno a noi l'incarico faremo contratti diversi, non tipo capestro, che tutto quello che ci chiedono diamo. Ma sarà un dare e avere. Noi, ad esempio, mettiamo l'area a disposizione. Io so che il Modena Park chiede a Vasco, che lì fa un concerto ogni anno, 300.000 euro l'anno, Quindi per il Comune di Modena è un utile diretto, al di là dell'indotto che è da vedere.
Di questo ha già parlato con l'assessore Bisesti?
Non ancora. Siamo a prodromi. Ci siamo detti che affronteremo tutte le condizioni. Concretamente che tempi ci sono?Il nostro direttore si è già preso l'impegno di contattare Assomusica, che riunisce tutti i produttori e le agenzie degli artisti, per capire se ci sono tournée che hanno una data nel periodo di metà settembre o verso ottobre. Una volta verificate le disponibilità e i cachet ci sentiremo di nuovo con Bisesti e vedremo cosa è possibile fare in base alle risorse che la Provincia intende investire.