Dottorando dell’Università di Trento scopre una poesia inedita di Pico della Mirandola
Pico, "uno dei più grandi pensatori del Quattrocento", diede "alle fiamme la propria produzione poetica latina", così come "Platone aveva detto di aver fatto con i suoi". Si riteneva che solo 19 poesie si fossero salvate dal rogo e invece Michele Casaccia ne ha scoperto una ventesima
TRIESTE. Un dottorando triestino dell'Università di Trento ha scoperto una poesia inedita del filosofo Pico Della Mirandola (1463-1494). Lo riporta Il Piccolo oggi, 6 dicembre, precisando che la relativa relazione scientifica della ricerca sarà pubblicata nel prossimo numero della rivista di settore "Archivum mentis" (Olschki).
Si tratta di una poesia di sei versi (esastico) individuata studiando il Fondo Ridolfi di Firenze, di proprietà della Fondazione Biblioteche della Cassa di Risparmio. Tratteggiando la figura di Pico, Michele Casaccia ne sottolinea nella relazione le caratteristiche di "irrequietezze e ripensamenti" che sempre muovono gli "spiriti magni", e ricorda che Pico, "uno dei più grandi pensatori del Quattrocento", diede "alle fiamme la propria produzione poetica latina", così come "Platone aveva detto di aver fatto con i suoi".
Si riteneva che solo 19 poesie si fossero salvate dal rogo e invece Casaccia ne ha scoperto una ventesima, databile dopo il 1486 e probabilmente dedicata al poeta Angelo Poliziano, al quale il filosofo sottoponeva i suoi scritti per averne un giudizio. La poesia sarebbe stata trascritta da un copista in un antico libro a stampa.