Spettacoli / Musica

Il festival di Sanremo fra la Costituzione e un inno alla donne. Mengoni in vetta dopo la prima serata

Il lungo applauso al presidente Mattarella, l'inno intonato da Morandi, Chiara Ferragni e il vestito per la libertà delle donne, Benigni che rende omaggio ai padri costituenti, la lunga sfilata di cantanti che dopo le prime 14 esibizioni vede ai primi posti Marco Mengoni, Elodie, Coma_Cose, Ultimo e Leo Gassmann. Le pagelle

NERVI Problemi all'audio durante l'esibizione: Blanco distrugge i fiori sul palco

SANREMO. Ieri sera il via dell'edizione 2023 del festival di Sanremo.

Questa la classifica provvisoria, sulla base del voto della sala stampa (un terzo per la carta stampata, un terzo per il web e un terzo per le radio) alla fine della serata di apertura, durante la quale si sono esibiti i primi quattrodici cantanti in gara: Marco Mengoni, Elodie, Coma_Cose, Ultimo, Leo Gassmann, Mara Sattei, Colla Zio, Cugini di Campagna, Mr. Rain, Gianluca Grignani, Ariete, gIANMARIA, Olly, Anna Oxa.

Il Festival si è aperto con un minuto di silenzio per le vittime del terremoto in Turchia e Siria. Pubblico dell'Ariston in piedi per il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha preso posto insieme alla figlia Laura in uno dei palchetti laterali del teatro accompagnato da un lungo applauso della sala.

"Grazie per la sua vicinanza alla musica", gli ha detto Amadeus. "Ora vorrei che cantassimo tutti insieme", così Gianni Morandi ha invitato tutto l'Ariston a intonare con lui l'inno di Mameli, in onore della presenza in sala all'Ariston del presidente Mattarella. L'occasione è la celebrazione dei 75 anni della Costituzione. Morandi e Amadeus cantano con la mano sul cuore. Standing ovation finale, anche per l'orchestra, e applauso di Mattarella dal suo posto d'onore.

Sul palco dell'Ariston Roberto Benigni celebra la Costituzione e rende omaggio ai padri costituenti, "tra questi - dice - c'era Bernardo Mattarella, il padre del presidente, al quale va il nostro applauso. Lei e la Costituzione avere avuto lo stesso padre - dice il premio Oscar rivolto al capo dello Stato - possiamo dire che è sua sorella''. Standing ovation all'Ariston per Roberto Benigni e il suo inno alla Costituzione. Alla fine dell'intervento, durato circa quindici minuti, tutto l'Ariston - compresi il presidente Mattarella e la figlia Laura - ha applaudito il premio Oscar.

Grande attesa per il monologo di Chiara Ferragni.

Abito lungo nero scollato, una lunga stola bianca e sulle spalle la scritta "pensati libera", che mostra prima di scendere - con sicurezza - la temuta scala dell'Ariston. Chiara Ferragni fa i complimenti ad Amadeus, "è troppo accogliente, sa che sono terrorizzata", e poi una dichiarazione d'amore per Morandi: "Amo Gianni, sono da sempre fan delle sue canzoni". L'imprenditrice scherza su se stessa, "sono mesi che faccio le scale del mio condominio e mi esercito a presentare", dice tutto di un fiato, e poi presenta Mr Rain.

Chiara Ferragni ha presentato l'abito-manifesto dedicato alle donne.

Lo spunto è una lettera immaginaria a Chiara bambina: "Ogni volta che penso a te mi viene da piangere e non so perché - esordisce Ferragni emozionata fino alla commozione finale - forse perché mi manchi, vorrei farti uscire un po' di più, farti vedere come è ora la mia vita. La gente mi conosce, mi chiede i selfie, è bello essere apprezzati da milioni persone, ma l'importante è piacere a me stessa. Voglio farti una promessa, ho sempre cercato di renderti fiera, tutto quello che faccio, lo faccio per te, per la bambina che sono stata".

Queste le pagelle della prima serata (Ansa)

AMADEUS Ormai in modalità pilota automatico alla quarta edizione consecutiva, anche di fronte agli imprevisti. Forse meno brillante rispetto a quello cui ci aveva abituato, ma porta a casa la serata. VOTO: 7

GIANNI MORANDI A volte spaesato, a volte distratto, il Gianni nazionale si fa amare per la sua spontaneità. Non aggiunge molto allo show, ma la sua presenza fa simpatia, come quello zio un po' fuori dalle righe che rallegra alle riunioni di famiglia. VOTO: 7

CHIARA FERRAGNI Attesa al suo debutto tv, con la schiera dei 28,5 milioni di follower, l'imprenditrice digitale supera la prova. Non particolarmente originale nel suo monologo e un po' troppo autocelebrativa. VOTO: 6,5

ROBERTO BENIGNI La Costituzione è un suo grande amore. Riesce a far sorridere ed emozionare anche il presidente Mattarella. VOTO: 7

MAHMOOD E BLANCO Brividi fa ancora venire i Brividi. Passaggio di cortesia per i vincitori del festival 2022. VOTO: 7

BLANCO Il giovane cantante torna sul palco da solo. E si becca i fischi del pubblico per aver distrutto gli addobbi sul palco per problemi audio. I rocker maledetti non vanno più di moda (vedi anche alla voce Maneskin dopo aver distrutto gli strumenti a fine tour). Più rispetto, meno capricci. VOTO: 2

POOH Dovrebbero essere dichiarati patrimonio dell'umanità. Senza tempo, senza età. Anche senza Stefano D'Orazio, che compare in video per il giusto omaggio a più di due anni dalla sua scomparsa. Karaoke e commozione in una botta sola. VOTO: 10

ANNA OXA - SALI E' la signora del festival. Nel bene e nel male. Non ha presenziato al green carpet, ha avuto da ridire durante le prove, Capricciosa quanto basta (anche di più), ma la sua voce non si discute, urlo finale compreso. La canzone un po' meno. VOTO: 6

gIANMARIA - MOSTRO E' giovane, ma sa il fatto suo. L'esperienza di X Factor gli permette di sentire meno di altri la pressione davanti alla telecamera e la sfrutta a suo vantaggio. Faccia da bravo ragazzo e ritornello ipnotico. Le basi ci sono (poi se Amadeus non lo scambiasse per Sangiovanni anche meglio). VOTO: 6,5

MR. RAIN - SUPEREROI Il rapper punta tutto sulla dolcezza di una ballad per un tema tanto delicato come quello della depressione, con tanto di coro di bambini al seguito. Ruffiano il giusto. VOTO: 7

MARCO MENGONI - DUE VITE E' il favorito della vigilia. Da settimane, da mesi. Stasera ha dimostrato perché. Praticamente gara a sé. Grazie a tutti gli altri per aver partecipato. VOTO: 8,5

ARIETE - MARE DI GUAI L'emozione del debutto fa brutto scherzi. La voce va e viene, è imprecisa e non riesce a gestire il palco come vorrebbe. Se non si lascia abbattere, può fare sicuramente meglio. VOTO: 5

ULTIMO - ALBA Uno dei pochi che può impensierire Mengoni. Il pezzo c'è. Lui anche. Concentrato, più maturo rispetto a quattro anni fa, ci crede ma stavolta - dice - arrivare secondo non sarebbe un dramma. Sarà vero? VOTO: 7+

COMA_COSE - L'ADDIO Ipnotici, magnetici, complici (bacio finale incluso). Sono la possibile sorpresa del festival. Pronti a sparigliare le carte e i pronostici. VOTO: 7,5

ELODIE - DUE Ha sfornato un'altra delle sue hit, le radio ringraziano. E come sempre non rinuncia alla sua femminilità, sfoggiando un vedo non vedo sotto una cascata di piume, stile struzzo. Anche gli uomini ringraziano. VOTO: 7

LEO GASSMANN - TERZO CUORE Niente stramberie, niente provocazioni, niente tatuaggi in vista, niente trucco o smalto: l'alieno in questo festival sembra lui. Dalla sua ha un sorriso smagliante e un pezzo orecchiabile. VOTO: 7

CUGINI DI CAMPAGNA - LETTERA 22 Operazione a tavolino per i Cugini di Campagna con un brano de La Rappresentante di Lista, ma funziona a metà per la prima volta del gruppo a Sanremo in 53 anni di carriera. Pesci fuor d'acqua. VOTO: 5

GIANLUCA GRIGNANI - QUANDO TI MANCA IL FIATO Il brano è emotivamente intenso e lui lo sente tanto. Anche troppo. L'esecuzione non è precisa e da casa il testo, che pure merita, si perde in borbottii poco comprensibili. Peccato davvero. VOTO: 5

OLLY - POLVERE Giovane di belle speranze. Il brano ricorda un po' troppo nel ritornello Senza Limiti di J-Ax e Fedez, ma il rtimo c'è. VOTO: 5,5

COLLA ZIO - NON MI VA Colorati e divertenti. Portano un po' di sana allegria all'Ariston. VOTO: 6.5

MARA SATTEI - DUEMILAMINUTI Il brano lo ha scritto Damiano dei Maneskin, lei lo fa suo. E' brava e merita di essere a Sanremo. VOTO: 6,5.

comments powered by Disqus