Erlend Øye e La Comitiva, dalla Sicilia alle Dolomiti per l'apertura dei "Suoni 2023"
Intervista con l'artista norvegese che il 23 agosto, alle 12, inaugurerà la 28ª edizione della kermesse alpina a malga Tassulla, in val di Non. Al suo fianco i musicisti del trio siciliano La Comitiva, ispirati da sonorità e strumenti musicali del Sud Italia: «Suoneremo il meglio degli spettacoli dal vivo tra cui le composizioni»
TRENTO. Con il duo dei Kings of Convenience ha creato alcuni delle pagine più suggestive di quello che è stato battezzato come New Acoustic Movement (per noi imprescindibili i due cd del gruppo norvegese Quiet Is the New Loud e Riot on an Empty Street) prima di rimanere folgorato dall'Italia e comprare casa in Sicilia a Siracusa. Stiamo parlando di Erlend Øye il musicista norvegese che il 23 agosto, alle 12 aprirà la 28ª edizione di Suoni delle Dolomiti a Malga Tassulla - Val Nana, in Val di Non. Al suo fianco i musicisti del trio siciliano La Comitiva con i quali nel 2018 ha iniziato un percorso artistico che abbraccia sperimentazioni di sonorità acustiche anche grazie a stili e strumenti musicali del sud Italia.
La Comitiva è formato da Marco Castello diplomato all'Accademia Internazionale della musica di Milano, Luigi Orofino polistrumentista che suona il cavachigno e Stefano Ortisi, sassofonista di grande talento con formazione classica alle spalle. Una collaborazione quella fra Erlend Øye e La Comitiva che ha portato alle registrazione del disco "Winter Companion" che presenteranno nel corso dello spettacolo tra le Dolomiti di Brenta.
Erlend Øye: da dove nasce la collaborazione con il trio di musicisti siciliani La Comitiva?
«Nell'estate del 2016 noi e tanti altri musicisti ci incontravamo nelle piazze di Siracusa, improvvisando senza un programma particolare: tutto iniziò da lì. Poi il progetto si è definito nell'inverno del 2018 quando ho tenuto alcuni concerti acustici da solista in Cile e Argentina e ho invitato quegli stessi strumentisti ad unirsi al tour e a pensare a qualcosa che avremmo potuto fare a fine concerto. Alcuni sono venuti e così è nata "La Comitiva».
Quali forme avrà il concerto che proporrete ai Suoni delle Dolomiti?
«Suoneremo il meglio degli spettacoli dal vivo de La Comitiva tra cui le composizioni La Prima Estate, For The Time Being, Matrimonio Di Ruggiero e ancora Amsterdam di Orofino e Torpi di Marco Castello».
Dal Trentino inizierà il vostro tour europeo legato al disco Winter Companion: che album è?
«"Winter Companion" è un disco che ho realizzato quest'inverno mentre mi trovavo a Città del Messico. E' un lavoro ricco di sfumature musicali. Fra l'altro da questo cd proporremo anche la canzone "Spider" ma in una versione decisamente più funky».
In questa occasione suonerete in alta quota: che effetto le fa?
«Sono davvero molto emozionato. Visto che sono norvegese, ovviamente amo la montagna e il trekking. Ma so anche che quando le persone fanno lo sforzo di fare una lunga camminata fino al luogo in cui si svolgerà lo spettacolo, la sensazione del "noi" aumenta e questo è un ingrediente importante per riuscire a proporre a chi ti viene ad ascoltare un buon live».
Nel 2012 lei ha preso casa in Italia a Siracusa: cosa l'ha colpita del nostro Paese e in particolare della Sicilia?
«Mi piace la facilità di socializzare in Italia: per strada, nei negozi, in spiaggia. e spesso poter dialogare con persone e amici mangiando del buon cibo».
Nostalgia della sua Norvegia?
«Non molta. Al momento sono in Norvegia ma dopo una settimana comincia già a mancarmi un po' l'Italia. Ma la Norvegia ha una natura che contiene in sè davvero tanta bellezza e mi piace tornare nella mia terra».
Tornando alla musica cosa le manca del periodo dei Kings of Convenience insieme a Eirik Glambaek Boe?
«Dal 2021, dall'uscita del nostra disco "Peace Or Love" abbiamo tenuto quasi cento spettacoli in tutto il mondo. Quindi posso dire che di recente la mia vita è stata decisamente piena dei Kings of Convenience. Mi piace ancora tantissimo poter cantare le armonie delle nostre canzoni insieme ad Eirik e quindi il nostro duo è sempre attivo anche se si prende dei momenti di pausa».
Siete stati fra i protagonisti, all'inizio degli anni 2000, di quello che è stato battezzato come New Acoustic Movement: vi riconoscevate in quel termine?
«Penso che il movimento di cui facevamo parte dovrebbechiamarsi "Less Is More" e che quell'idea è ancora forte e viva sia nella nostra musica che in quella di altri gruppi».
"Peace or Love" il quarto album dei Kings of Convenience era uscito ben 12 anni dopo il precedente Declaration of Dependence: i vostri fa si chiedono se bisognerà attendere cosi tanto tempo per un altro vostro disco?
«L'album a cui sto pensando al momento è quello che stiamo ideando con "La Comitiva". Lo finiremo in autunno e vedrà la luce in primavera. Sul fronte dei Kings al momento non abbiamo in programma alcun disco».