Street art, Laika disegna Gesù accudito da due Madonne sulle serrande di Pro Vita
Murales "politico" della nota artista: "Assurdo che nel 2023 ci siano associazioni sponsorizzate e finanziate dallo Stato che promuovano valori medievali". In Campania il presepe con due mamme allestito da don Vitaliano Della Sala e dedicato alle famiglie arcobaleno: "Contro l'esclusione e le discriminazioni"
VIDEO Performance contro il patriarcato e la violenza sulle donne
ROMA. È apparsa stamani una nuova opera-provocazione della street artist Laika sulle serrande della sede di Pro Vita & Famiglia, in viale Manzoni a Roma. L'opera, o meglio le opere, ritraggono una reinterpretazione della natività: nel primo poster Gesù bambino è insieme alle sue due mamme, due Madonne, che lo coccolano. Gesù è avvolto da fasci arcobaleno, esplicito riferimento alla bandiera Lgbt. Il secondo poster, invece, ritrae San Giuseppe, falegname, che realizza una bara per il patriarcato. L'opera è dedicata a Michela Murgia, che sulla famiglia diceva: "La famiglia sono le persone che ti scegli".
"Questo è il mio augurio di buon Natale a tutti gli italiani - commenta Laika -, che sia di buon auspicio per il futuro: un futuro senza discriminazioni, che si lascia alle spalle i cosiddetti 'valori tradizionali', frutto di una società misogina, omofoba e patriarcale. Di quel patriarcato che ancora oggi è responsabile della morte di una donna ogni tre giorni per mano di un uomo".
Laika spiega anche "la cornice non è casuale: è assurdo che nel 2023 ci siano associazioni sponsorizzate e finanziate dallo Stato che promuovano valori medievali, come l'ascolto del battito cardiaco del feto e la cancellazione di un* dei due genitori dai certificati di nascita di famiglie gay. Ognuno ha diritto a fare la proprie scelte riguardo il proprio corpo e il proprio orientamento sessuale".
Nei giorni scorsi c'è stato chi, nel mondo politico e giornalistico, ha polemizzato con il noto sacerdote don Vitaliano Della Sala, da sempre impegnato nei movimenti per i diritti civili, che nella chiesa di Capocastello di Mercogliano, in Campania, ha allestito un presepio con due Madonne.
Un presepio, ha spiegato il prete a chi lo critica, contro l'esclusione e le discriminazioni per ricordare "la lunga traccia di sangue che hanno lasciato nella storia".
Ai piedi dell'altare della chiesa dei santi Pietro e Paolo a Capocastello di Mercogliano, in provincia di Avellino, dunque ad accudire il Bambino sono due donne, simbolo delle famiglie Arcobaleno.
"Il disprezzo, anche da parte di settori della Chiesa cattolica nei loro confronti - spiega il sacerdote - e la loro condanna a prescindere, senza un confronto serio e onesto, è una sorta di pennellata di tenebre che contribuisce a dipingere la notte del nostro tempo. Ecco perché ci sono due mamme nel presepe: la luce del Natale quest'anno la vedo risplendere anche su queste famiglie, colpite da critiche e condanne disumane e antievangeliche".