Sanremo, Teresa Mannino da co-conduttrice si prende tutto il palco e ogni singolo applauso
La terza serata, dedicata ai 15 artisti in gara che ieri (7 febbraio) hanno presentato i colleghi, ha già la sua vincitrice. La comica siciliana: «Se succede un fatto nel mondo durante il Festival? Non lo sapremo mai, viviamo tutti insieme un mese di incoscienza, un grande carnevale!»
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SANREMO. È Teresa Mannino la co-conduttrice, al fianco di Amadeus, della terza serata del 74esimo Festival di Sanremo, cominciata poco prima delle 21. Il terzo appuntamento è dedicato ai 15 cantanti in gara che ieri hanno presentato i colleghi e che, dunque, si esibiranno fino a notte inoltrata. Dopo le prime esibizioni, il pubblico è stato travolto dall’energia intramontabile di Teresa Mannino, comica ed attrice siciliana che ha conquistato sin dai primi minuti la platea dell’Ariston e, come si nota dal chiacchiericcio entusiasta via social, anche i telespettatori.
«Sanremo si ama, Ama si ama, si amano tutti ma io non scendo - ha detto Mannino prima di scendere la fantomatica scala sanremese - queste scale sono diverse da tutte le scale del mondo, perché hanno le curve, il pavimento di vetro, pure la cera. E poi non servono a niente, perché ci sono altri otto ingressi! Qua dietro si prega, ci sono amuleti, segni della croce... e lui dice che è il momento più bello, quando ti guardano 10 milioni di italiani… lo psicologo dovevi fare!».
«Pensa tutto il mondo, tutta l'Italia che guarda Sanremo e cosa vede? Noi due. A Sanremo più nasi che fiori! - ha ironizzato - vai, iniziate i commenti sui vestiti, ringrazio il mio stilista che è lo stilista di Jennifer Lopez, Taylor Swift, Michelle Obama e Teresa Mannino. Ma non lo dico il nome dello stilista». Il tripudio con ciò che rende Sanremo, Sanremo: «Ama, ma che ha combinato? È un mese che non si parla altro che Sanremo, tutti che parlano di Sanremo. Tutti i giornalisti sono qua, se succede un fatto nel mondo non lo scopriremo mai, perché parlano anche loro di Sanremo! Ma è bellissimo vivere tutti insieme questo mese di incoscienza, un grande carnevale!».